È un record: 60 milioni di americani hanno già votato per le presidenziali (uno dallo Spazio). Alla Casa Bianca i Trump ostentano sicurezza, “si deciderà la notte del 3 novembre”, ma qualcuno inizia a dubitare. Il punto di Giampiero Gramaglia
La giudice Amy Coney Barrett ha giurato alla Casa Bianca ed è ora membro della Corte Suprema degli Stati Uniti. “È un giorno storico per l’America”: ha detto Donald Trump durante la cerimonia del giuramento. “È un privilegio essere stata chiamata a servire il mio Paese – ha detto la Barret – ricoprirò il mio incarico in maniera indipendente dalla politica e dalle mie preferenze”.
Il giuramento si è svolto a tarda sera, subito dopo che il Senato in seduta plenaria aveva confermato la nomina della Barrett alla Corte Suprema, al posto rimasto vacante dopo la morte di Ruth Bader Ginsburg, una giudice progressista.
A una settimana dal voto, Trump, sempre indietro nei sondaggi, cerca di valorizzare quella che è una vittoria politica, forse l’unica di questa sua tormentata campagna elettorale. Se il 3 novembre dovesse perdere, il maggiore segno lasciato dalla sua presidenza sarebbe una Corte Suprema mai così conservatrice da 90 anni in qua, da prima di Franklyn D. Roosevelt: sei sono, infatti, i giudici di nomina repubblicana e tre appena quelli di nomina democratica. È l’unica istituzione che rimarrà in mano ai repubblicani, se dovessero perdere come temono la maggioranza al Senato.
L’ok del Senato è stato espresso con 52 voti contro 48: a favore tutti i senatori repubblicani, tranne Susan Collins (Maine); contro tutti i senatori democratici e indipendenti. “Avete rubato il posto che fu della Ginsburg”, ha detto il leader dei democratici in Senato Chuck Schumer. “I democratici volevano un giudice attivista”, ha detto il leader dei repubblicani Mitch McConnell. Mike Pence non ha presieduto il voto: diverse persone del suo staff sono risultate positive al coronavirus.
Fra i primi a esultare per la nomina della Barrett, la Nationale Rifle Association (Nra): la lobby della armi da fuoco in un comunicato ringrazia a nome dei milioni di iscritti il presidente Trump, cui ha dato il suo endorsement, e i senatori repubblicani. Tra i temi su cui la nomina della Barrett potrebbe incidere c’è la difesa del secondo emendamento della Costituzione, che sancisce il diritto al possesso e al porto di armi da fuoco. Ma la nuova composizione della Corte Suprema potrebbe, nell’immediato, condizionare i giudizi su aborto e Obamacare e sull’esito delle elezioni.
Aprendo la cerimonia di giuramento, Trump ha detto: “Saluto la prima mamma di bambini in età scolare a diventare giudice della Corte suprema”: la Barrett, 48 anni, è madre di sette figli, di cui due adottati. L’evento s’è svolto all’esterno nel rispetto delle norme anti-Covid, mentre la cerimonia d’annuncio della designazione della Barrett, il 26 settembre, s’era rivelata un evento super-diffusore del contagio, con decine di persone risultate positive, compresi il presidente e la first lady.
Prima del voto del Senato e del giuramento della Barrett, il candidato democratico alla Casa Bianca Joe Biden aveva twittato: “Oltre 60 milioni di americani hanno già votato. Meritano di fare sentire la loro voce su chi deve rimpiazzare la giudice Ginsburg alla Corte Suprema”. Biden ha però escluso, parlando con giornalisti, l’idea di limitare la durata del mandato – attualmente a vita -, mentre molti democratici sono inclini ad allargare la composizione della Corte.
La giornata di lunedì è stata caratterizzata da perdite alla borsa di New York per l’effetto combinato dell’aumento dei casi di coronavirus negli Usa e in Europa e dell’affievolirsi della speranza del varo d’un nuovo stimolo per l’economia in tempi brevi.
Secondo i dati della John’s Hopkins University, alla mezzanotte sulla East Coast i contagi negli Usa superavano gli 8.703.000 e i decessi erano oltre 225.700. “Nessun presidente le cui bugie e i cui fallimenti sono costati la vita a 225 mila americani dovrebbe mantenere il suo incarico. Punto”, twitta Biden.
Secondo la media dei sondaggi di RealClearPolitics, Biden mantiene un vantaggio di 7,8 punti (ieri, erano 8) su Trump a livello nazionale e di 4,1 – da 3,8 – negli Stati in bilico. La mappa del sito 270towin dà a Biden 290 Grandi Elettori tra sicuri o probabili – ce ne vogliono 270 per vincere – e a Trump 163.
Voti dallo spazio e per posta
Dalla Stazione Spaziale Internazionale, in orbita a 320 chilometri sopra la Terra, ha ieri votato l’astronauta Kate Rubins – lo aveva già fatto nel 2016. La Rubins è uno dei 61 milioni d’americani che hanno già espresso la loro preferenza per Usa 2020 – 40 milioni per posta. Un record assoluto, calcola la University of Florida, che monitora l’early voting tramite lo Us Election Project, favorito dall’andamento della pandemia.
“Dobbiamo avere il risultato finale la notte del 3 novembre”, ha ieri twittato Trump, lasciando ancora planare sospetti sul voto per posta, dopo che la Corte Suprema ha sancito che, in Wisconsin, i voti per essere contati dovranno essere recapitati entro la chiusura dei seggi. Twitter ha però segnalato il post come “controverso” e potenzialmente “fuorviante sulle modalità di partecipazione alle elezioni”. I risultati ufficiali del voto non vengono mai calcolati nella notte elettorale, osservano gli esperti.
Trump, che ha ieri fatto tre comizi in Pennsylvania, ostenta ottimismo: “Fra otto giorni vinceremo altri quattro anni”. Biden ribatte: “Fra otto giorni, ci riprenderemo la nostra democrazia”. Il magnate denuncia “un complotto della stampa corrotta” contro di lui: “I fake media non fanno che cavalcare Covid, Covid, Covid … Abbiamo fatto progressi enormi con il virus della Cina, ma i fake media rifiutano di parlarne …. Abbiamo salvato milioni di vite umane e abbiamo riaperto l’economia e siamo di fronte a una ‘super V’, la ripresa più veloce di ogni altra parte al mondo”. E, in un video, Trump rilancia lo slogan ‘America First’: “Dobbiamo tenere aperta la nostra economia … Il virus va combattuto seriamente, ma non bisogna cedere al panico e alla paura … Se Biden vince andremo incontro alla più grave depressione della storia”.
Attese e proteste
I Trump, impegnati nei preparativi per Halloween alla Casa Bianca, intendono restare a Washington l’Election Day e passare la notte elettorale alla Casa Bianca. I media Usa segnalano preparativi per un “grande party” nel vicino Trump Hotel.
Ma il clima nell’Unione non è festoso. Manifestanti pro e anti-Trump si sono scontrati a New York con tafferugli e una decina di arresti. Un gruppo di militanti ‘Jews For Trump’, a bordo di vetture e pick-up con manifesti e bandiere, ha attraversato la città da Coney Island a Brooklyn a Manhattan, alla Trump Tower sulla V Strada. Lungo il percorso, la carovana è stata raggiunta da uova e anche sassi. Il confronto sarebbe degenerato quando un contro-manifestante avrebbe insultato la figlia di un ‘trumpiano’.
Tra i manifestanti c’era l’ex sindaco di New York, e attuale avvocato del presidente, Rudy Giuliani, la cui auto è stata pure imbrattata da uova. Il corteo era in segno di solidarietà per la ‘zona rossa’ creata a Brooklyn dal governatore Andrew Cuomo, in quanto ‘hot spot’ del contagio (per contenere la diffusione del virus, le attività non essenziali della zona sono state chiuse).