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Next Generation Farming, una road map per l’agricoltura del futuro

Di Francesco Mastrandrea

Appuntamento per il 27 novembre con Next Generation Farming, evento organizzato da Confagricoltura giovani, con Agrilab di Sda Bocconi. Un momento per confrontarsi e tracciare l’inizio di una road map attraverso la quale l’agricoltura italiana potrà procedere spedita verso il futuro. L’intervento di Francesco Mastrandrea, presidente dei giovani di Confagricoltura

L’agricoltura ha confermato la sua importanza strategica in occasione di questa pandemia, che ha sconvolto tutte le nostre certezze e le nostre priorità. In questa difficile fase il nostro settore, nei fatti, ha dimostrato la sua centralità, sottolineando un tema dato per scontato e finora sottovalutato: quello dell’approvvigionamento alimentare.

Noi giovani di Confagricoltura, durante questi mesi, abbiamo riflettuto e lavorato sulle nuove sfide e responsabilità a cui siamo chiamati, per trovare soluzioni concrete e applicabili per immaginare e mettere in atto azioni concrete per il prossimo futuro delle aziende , soprattutto giovani.

Abbiamo avviato, in sinergia con la Scuola di Direzione Aziendale dell’Università Bocconi, una grande riflessione sul futuro, promuovendo un tavolo permanente tra mondo accademico, imprenditoria e istituzioni, con lo scopo di fissare concrete linee guida per seguire un percorso pratico verso la sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

Che la crisi causata dal Covid-19 abbia spezzato tutti gli equilibri è assodato. Nello stesso tempo proprio questa crisi ci spinge a riflettere sul periodo di transizione verso la nuova Pac, che inizierà con il nuovo anno e sull’anticipo al primo gennaio 2021 dello stanziamento di 8 miliardi per il Recovery Fund a sostegno di “un’agricoltura più resiliente e sostenibile” che possa rispondere ai bisogni e alle sfide di questa nuova era post pandemia.

Come Anga ci siamo interrogati su come mettere a frutto queste opportunità, senza sprecare un’importante occasione di sviluppo, concentrando risorse e innovazione nella giusta direzione. Senza dubbio ci saranno degli step obbligati da compiere, il primo dei quali è l’innovazione, che non deve restare un temine vuoto, ma portarci ad un effettivo rinnovamento. Penso, ad esempio, al vertical farming e alle stalle intelligenti. Ci è offerta l’opportunità di dimostrare, ancora, quanto le imprese agricole siano essenziali per il Paese. Certo è necessario un nuovo approccio, che metta crescita e sviluppo ai primi posti. Penso all’agricoltura di precisione, alla digitalizzazione, al rinnovamento di macchinari e strumenti produttivi, ai fondi per sicurezza sul lavoro, alle filiere corte e ai mercati locali, alle energie rinnovabili, all’ economia circolare e bio-economia, accesso a tecnologie informatiche e di telecomunicazione di alta qualità, senza dimenticare l’ottimizzazione del sistema infrastrutturale, essenziale per la nostra competitività. Se queste sono le priorità per realizzarle servirà nuovo approccio del mondo finanziario e nuovi strumenti bancari, accompagnati da investimenti in innovazione e da una contestuale sburocratizzazione.

Il 27 novembre è il punto d’avvio con l’evento 2020 – Next Generation Farming, organizzato insieme ad Agrilab di Sda Bocconi. Un confronto che ci permetterà d’iniziare a tracciare una road map attraverso la quale l’agricoltura italiana potrà procedere spedita verso il futuro. Sicuramente gli agricoltori meritano un posto in prima linea per le rinnovabili e le biotecnologie, così come sarà essenziale sottolineare quanto sia importante l’innovazione proprio per mantenere l’identità e la qualità dei prodotti made in Italy. Il nostro Paese è decisamente piccolo, rispetto agli altri colossi mondiali, ma indiscutibilmente grande e forte delle sue molteplici caratteristiche e della qualità indiscussa delle sue produzioni. Siamo, non per caso, la terza forza agricola europea e vantiamo numerosi primati mondiali abbiamo, però, c’è bisogno di certezze per poter competere e crescere ancora sui mercati.

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