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Ecco l’intesa a favore della tabacchicoltura italiana

Philip Morris Italia ha rinnovato oggi con il ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali gli impegni nei confronti della filiera agricola del tabacco italiano. Ecco cosa prevede l’accordo

Philip Morris Italia, affiliata italiana del gruppo Philip Morris International, ha rinnovato oggi con il ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali gli impegni nei confronti della filiera agricola del tabacco italiano. L’accordo prevede una conferma di tutti gli impegni sottoscritti nel Verbale del 2019: dall’acquisto della materia prima fino alla promozione di programmi di sostenibilità sociale e ambientale per tutti i coltivatori coinvolti, che questi ultimi si impegnano a implementare nell’ambito dei contratti sottoscritti con ONT Coldiretti. L’impegno dell’azienda proseguirà anche nel 2021, garantendo stabilità e prevedibilità a una filiera strategica per lo sviluppo del Paese che conta oggi oltre 50.000 addetti nelle fasi di coltivazione e trasformazione primaria.

LE PAROLE DEL MINISTRO BELLANOVA

“L’accordo con Philip Morris Italia, che abbiamo confermato in coerenza con l’Intesa programmatica già siglata negli scorsi anni, consente di proseguire il lavoro del ministero a tutela della tabacchicoltura italiana, che dà lavoro a migliaia di persone”, così la ministra Teresa Bellanova dopo la firma del verbale. “Fondamentale aver previsto”, prosegue la ministra intervenuta nel pomeriggio al webinar “Accordi di filiera a tutela del Made in Italy”, promosso da Coldiretti e PM Italia,“precisi impegni per coltivazioni più sostenibili dal punto di vista economico, attraverso i contratti di filiera, ambientale, con la riduzione dell’impatto ambientale e nella gestione più attenta dei fitofarmaci, e sociale, con protocolli di contrasto al lavoro nero e al caporalato. Sono tasselli che rendono questo accordo un esempio virtuoso per l’intera filiera di produzione Made in Italy”.

“Questa Intesa”, ha poi sottolineato la ministra, “garantisce centralità agli agricoltori e conferisce stabilità al settore del tabacco attraverso la definizione di impegni sia temporali che relativi ai volumi di tabacco italiano acquistato da Philip Morris Italia. Inoltre prevede meccanismi per l’applicazione e la diffusione di buone pratiche agricole e del lavoro, di processi di innovazione e più in generale ain favore della sostenibilità ambientale, economica e socialedella filiera del tabacco in Italia. Rappresenta dunque un’opportunità per sottolineare l’importanza e la strategicità della collaborazione tra mondo pubblico e privato, anche alla luce del momento storico e della situazione economica che l’Italia e l’Europa stanno vivendo, legata all’emergenza pandemica e alla minaccia della recessione economica”.

“Parliamo di un settore”, ha detto ancora la ministra, “che rispetta i Contratti nazionali di lavoro, non impiega lavoro minorile, segue una strategia fitosanitaria di minimo impattocoordinata con il ministero, non fa uso di legname provocando deforestazioni, è sempre più orientatoall’utilizzo delle energie rinnovabili. Mi auguro dunque che la firma Verbale d’Intesa possa essere il preludio per il rinnovo di analoghi Accordi con le restanti manifatture internazionali, finalizzati a mettere in sicurezza la filiera tabacchicola nazionale”.

IL COMMENTO DI COLDIRETTI

La firma dell’accordo consente di rilanciare il tabacco Made in Italy e salvare 50mila posti dilavoro nella filiera, anche con una serie di misure a sostegno delle aziende agricole colpite dallapandemia. Ad affermarlo è il presidente della Coldiretti Ettore Prandini in occasione della firma dell’intesa. Dal 2000 ad oggi la produzione nazionale di foglie di tabacco – spiega Coldiretti – si è ridottadel 59%, con la scomparsa di quasi 71 milioni di chili di prodotto. Un vero e proprio tsunami alquale è sopravvissuta appena un’azienda su dieci, secondo uno studio di The European House– Ambrosetti su dati Ont – Organizzazione Nazionale Tabacco Italia. Il trend mette a rischio il primato europeo dell’Italia, primo produttore della Ue con 14.000 ettari soprattutto in Campania,Veneto, Umbria e Toscana, e con esso una storica eccellenza del Made in Italy che in molte aree contribuisce in maniera importante all’economia e all’occupazione.

Da qui l’importanza dell’intesa sottoscritta da ministero delle Politiche agricole e Philip MorrisItalia che prevede investimenti fino a 500 milioni di euro complessivi in 5 anni da parte di PMI sulla filiera tabacchicola italiana, caratterizzandosi come il più alto investimento nel settore daparte di un’azienda privata, finalizzato all’acquisto di tabacco in foglia italiano e alla valorizzazione, innovazione e sostenibilità della filiera. Un impegno che va nella direzione della modernizzazione del settore in modo coerente con l’ambizioso obiettivo di Philip MorrisInternational di costruire un futuro senza fumo.

“L’intesa garantisce stabilità e futuro al lavoro degli agricoltori impegnati in una coltivazioneprofondamente radicata in molti territori, confermando che la strada degli accordi pluriennali difiliera è quella giusta per assicurare redditività e certezze alle aziende” ha commentato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “stante l’emergenza sanitarialegata al Covid-19 sono state giustamente previste anche delle azioni straordinarie persupportare le organizzazioni e gli operatori di filiera”.​“Di fronte alla incertezza generata dall’emergenza Covid sul piano economico ed occupazionalee importante – conclude Prandini – è importante investire sull’agricoltura nazionale realizzandorapporti di filiera virtuosi con accordi che valorizzino i primati del Made in Italy e garantiscano lasostenibilità della produzione in Italia con impegni pluriennali e il riconoscimento di un prezzo diacquisto “equo” e sostenibile”.

L’IMPEGNO DI PHILIP MORRIS

Quello di Philip Morris si caratterizza come il più alto investimento sulla filiera tabacchicola italiana da parte di un’azienda privata. Per il 2021, l’azienda ha confermato investimenti fino a 100 milioni di Euro, in linea con il Verbale d’Intesa Programmatica firmato nel 2019, che prevede investimenti fino a 500 milioni di Euro in cinque anni, coprendo circa il 50% del produzione totale italiana e il 100% della produzione delle aziende associate a Coldiretti tramite la divisione ONT – Organizzazione Nazionale Tabacchi.

“Con il rinnovo degli accordi con le Autorità nazionali per il 2021, confermiamo il nostro impegno a garantire stabilità e prevedibilità alla filiera tabacchicola italiana” – ha dichiarato Marco Hannappel, presidente e amministratore delegato di Philip Morris Italia, che ha aggiunto – “Sono circa 1.000 le piccole e medie imprese agricole con le quali stiamo condividendo un percorso evolutivo di lungo corso, che vede gli agricoltori italiani giocare un ruolo fondamentale nella trasformazione del nostro settore verso un futuro senza fumo, per sostituire le sigarette nel più breve tempo possibile con prodotti innovativi.”

“Siamo particolarmente orgogliosi di questo accordo perché promuove concretamente modelli innovativi di coltivazione che guardano al futuro della filiera. Grazie all’applicazione delle linee guida sulla Produzione Sostenibile di Tabacco e del codice delle “Buone Pratiche di Lavoro Agricolo” (ALP) che abbiamo fortemente voluto, siamo stati in grado in questi anni di intervenire non solo sulla sostenibilità dei processi produttivi, come la corretta gestione dell’acqua o la riduzione di CO2, ma anche di promuovere azioni di contrasto al lavoro nero e di tutela dei diritti dei lavoratori”, ha commentato Cesare Trippella, responsabile acquisti e gestione tabacchi in foglia per Philip Morris in Europa.

 

 

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