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Mosca e i “giochi di guerra” per bambini. Il campo di prigionia a Carelia

Sul set di un film finanziato dallo stato nel 2019, sarà aperto a dicembre uno spazio per istruire i più piccoli sulla storia militare patriottica della Russia, con filo spinato, torri di controllo e caserme…

 

Torri di guardia, filo spinato, carri armati… Un parco tematico che replica un campo di prigionia della Seconda guerra mondiale. È questo il macabro progetto russo per creare uno spazio di divertimenti dedicato ai bambini.

Con una sovvenzione statale di circa 36.000 dollari, l’ong Otkrytye Vozmozhnosti costruirà a dicembre questo spazio pensato per i ragazzi disabili. Secondo il sito The Moscow Times, il parco nasce per arricchire l’istruzione patriottica dei più piccoli, e sarà a Carelia, nella frontiera con la Finlandia, nel mese di dicembre.

I progettisti hanno sfruttato il set di un film finanziato dallo Stato nel 2019, che racconta esattamente la storia dei bambini che sono stati reclusi in questo campo. Alcuni libri di Storia sostengono che circa 4000 civili, tra cui molti minorenni, sono morti tra il 1941 e il 1944 in questo campo di prigionia (quello vero) aperto dai finlandesi.

Natalia Abramova, direttrice dell’ong, ha dichiarato che sperano di “vedere anche gli ex giovani prigionieri” nella struttura, in modo che possano condividere i propri ricordi con i bambini. Un passaggio di testimonianza con scenografia inclusa, insomma…

Nell’ambientazione ci saranno anche caserme, prigioni e le altre strutture che l’esercito finlandese aveva allestito per bloccare i sovietici che cercavano di fuggire. Nel parco saranno programmate anche “lezioni di coraggio” e “giochi militare-patriottici” per rendere la visita al parco una vera e propria esperienza nazionalistica.

Questo parco della guerra farebbe parte di una politica della memoria militare che si sta sviluppando in Russia. “Il parco-giochi della Carelia – si legge su The Moscow Times -, è l’ultimo esempio degli sforzi della Russia moderna per trasmettere la storia sovietica e di guerra alla prossima generazione”.

Le polemiche scatenate da questa iniziativa sono tante. Per Mikhail Goldenberg, direttore del Karelia National Museum, “la guerra non è uno spettacolo per bambini, ma una cosa molto seria”.

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