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Perché Wall Street brinda alla squadra di Biden

Squadra pronta, un tassello dopo l’altro, Joe Biden si prepara a entrare alla Casa Bianca. Ma Donald Trump non sembra ancora deciso a riconoscerlo vincitore (un mese dopo). E ha una ciambella di salvataggio per i suoi collaboratori. Il punto di Giampiero Gramaglia

“La transizione è già iniziata”: Joe Biden dà la prima intervista da presidente eletto e dice alla Nbc che “stiamo già partecipando ai briefing, stiamo già avendo riunioni di lavoro con la ‘task force’ anti-coronavirus della Casa Bianca e stiamo discutendo come distribuire il vaccino e come renderlo disponibile a tutti”. La Casa Bianca conferma. C’è stato il via libera perché gli uomini di Biden ricevano i quotidiani briefing presidenziali, dalla sicurezza alla pandemia.

La strategia anti-Covid è il primo punto sull’agenda di Biden, che appena insediato alla Casa Bianca intende varare un piano nazionale di contrasto alla pandemia. Il virologo Anthony Fauci, che guida l’Istituto nazionale delle malattie infettive, è in contatto con la task force del presidente eletto. C’è l’ipotesi che il vaccino arrivi prima dell’insediamento il 20 gennaio e la distribuzione dovrebbe avvenire dando la precedenza al personale sanitario e alle scuole.

La Borsa festeggia le nomine di Biden e l’inizio della resa di Donald Trump, battendo tutti i record nella giornata di martedì. Gli indicatori di Wall Street stabiliscono nuovi massimi – il Dow Jones va per la prima volta sopra quota 30 mila -, perché il dissiparsi dell’incertezza politica e l’arrivo ormai imminente dei vaccini consente di intravvedere un miglioramento della situazione sanitaria e quindi una ripresa dell’economia.

Alla mezzanotte di ieri sulla East Coast, secondo i dati della John’s Hopkins University, i contagi nell’Unione, che continuano a correre, superavano i 12.591.000 e i decessi erano quasi 260.000.

Trump, però, non alza bandiera bianca e continua a contestare l’esito del voto, anche se ieri pure Pennsylvania e Nevada hanno certificato i risultati elettorali, riconoscendo la vittoria di Biden.

Ieri, il magnate, come vuole la tradizione, ha graziato un tacchino – di nome Corn – nel Rose Garden della Casa Bianca in vista della Festa del Ringraziamento, domani giovedì 26 novembre. Augurato un felice Thanksgiving a tutte le famiglie, Trump, affiancato dalla first lady Melania, s’è allontanato senza rispondere ai reporter che gli chiedevano se grazierà se stesso e se incontrerà Biden.

Axios scrive che Trump, prima di lasciare la Casa Bianca, vuole graziare, fra gli altri, il suo amico ed ex consigliere alla Sicurezza nazionale Michael Flynn, coinvolto nel Russiagate e dichiaratosi colpevole di avere mentito all’Fbi sui suoi contatti con diplomatici russi durante la transizione 2016.

L’intervista di Biden alla Nbc

“Il mio non sarà un terzo mandato Obama”: Biden dice alla Nbc. Nella sintesi dell’intervista per per l’Ansa ha fatto Ugo Caltagirone, che la sua Amministrazione non solo sarà un momento di rottura e di cambiamento radicale con il mandato di Trump, ma sarà anche una svolta rispetto agli otto anni alla Casa Bianca del suo amico Barack Obama. perché “oggi gli Usa affrontano un mondo totalmente differente”, riferendosi soprattutto alla crisi senza precedenti della pandemia.

Nel sottolineare come “l’America First abbia significato un’America rimasta da sola”, auto-isolatasi dal resto del Mondo, Biden apre però agli avversari politici e allo stesso Trump.

Non è contrario all’ipotesi dell’ingresso nella sua squadra di un repubblicano che abbia votato Trump, in nome dell’unità nazionale da recuperare, che per lui è la priorità delle priorità: “Potrei prenderlo in considerazione, il mio obiettivo è unire il Paese, l’era del dialogo politico violento deve finire”.

E assicura che non userà mai il Dipartimento di Giustizia “come strumento personale” per indagare e in qualche modo punire Trump: “Questo è quello che farebbe lui”, aggiunge.

Il presidente eletto è invece cauto sull’ingresso nella compagine di governo di due figure iconiche della sinistra democratica progressista, i senatori Bernie Sanders ed Elizaberth Warren: “Bisogna essere molto prudenti a togliere dal Congresso personalità di peso”.

La presentazione dei primi elementi della nuova squadra

Ieri, il futuro segretario di Stato Anthony Blinken e il futuro consigliere per la Sicurezza nazionale Jake Sullivan sono stati presentati da Biden e dalla sua vice Kamala Harris. Biden ha detto: “L’America è tornata ed è pronta a guidare il mondo insieme agli alleati”.

Pure presentati Avril Haines, la prima donna che guiderà i servizi segreti Usa, Alejandro Mayorkas, il primo ispanico a capo della Sicurezza interna, Linda Thomas-Greenfield, futura rappresentante degli Usa all’Onu, e John Kerry, che sarà lo zar del clima. Il ritorno degli Usa nell’accordo di Parigi, ha ripetuto Biden, sarà uno dei primi passi della nuova Amministrazione.

Ai mercati, è piaciuta soprattutto la scelta di Janet Yellen come segretario al Tesoro. Ex numero uno della Fed, la Yellen è gradita agli investitori per la sua elevatissima professionalità e anche perché appare la persona giusta per rilanciare l’economia con particolare attenzione al mercato del lavoro e all’emergenza disoccupazione. Un aspetto che piace anche alla sinistra del partito democratico.

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