Provocazioni turche. Erdogan visita la Repubblica di Cipro del Nord

“I turchi-ciprioti vivono nelle proprie terre con dignità e libertà, nonostante innumerevoli attacchi alla loro presenza […] Di fronte a tanta crudeltà, tortura e tradimento, non abbiamo mai lasciato cadere la nostra bandiera di lotta. Raggiungiamo la vittoria con una lotta epocale dei nostri mujaheddin e dei soldati turchi (mehmetçik)”.

Così si è espresso il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, durante la sua visita nella Repubblica turca di Cipro del Nord. Carico di polemiche e critiche, l’arrivo di Erdogan a Famagosta segue l’elezione a Cipro del nord del nazionalista, Ersin Tatar, molto vicino al presidente turco.

Secondo il governo di Cipro, la presenza di Erdogan nell’isola per l’anniversario della dichiarazione unilaterale di indipendenza, da parte risoluzioni 550 e 789 del Consiglio di sicurezza dell’Onu.

Da Nicosia avvertono che questo gesto di Erdogan minaccia gli sforzi del segretario generale dell’Onu per organizzare una conferenza informale tra le cinque parti e intacca i negoziati tra Cipro e Turchia.

“Ci sono due popoli separati – ha aggiunto Erdogan, due Stati separati a Cipro oggi. La soluzione di due stati devono negoziare sulla base dell’uguaglianza sovrana. Se Cipro del Sud suppone guadagnare potere con quelli, che si lamentano dal presidente a Cipro del Nord con i presunti governanti di Cipro del Sud, devono sapere bene che si sbagliano”.

Intanto, dalla Libia arrivano voci di un sopralluogo delle forze speciali turche a Tripoli. Sarebbero in corso i preparativi per predisporre le misure di sicurezza per una visita di Erdogan alla capitale libica. Secondo l’emittente Al Arabiya, un team di intelligence e sicurezza turca è arrivato a Tripoli questa settimana e si attende l’arrivo del presidente turco per una visita di poche ore che avrà come missione fornire supporto morale al governo di accordo nazionale libico.