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Decarbonizzazione e non solo. La sfida di Next Generation Eu

Di Marco Margheri

Il settore energetico e le sue filiere industriali si candidano a giocare un ruolo centrale nella ripresa economica del Paese. Marco Margheri, presidente del World Energy Council Italia, anticipa a Formiche.net temi e focus del web talk “Rilanciare il potenziale dell’Italia” organizzato domani da Task Force Italia. Ospite dell’evento Valentina Bosetti, presidente di Terna

Le prime audizioni di Task Force Italia con il presidente di A2a Marco Patuano e l’amministratore delegato di Edison Nicola Monti hanno confermato alcuni elementi essenziali emersi nella discussione del Tavolo di Lavoro sull’energia e che saranno al centro della discussione con Valentina Bosetti, a pochi giorni dalla presentazione del Piano di Terna, di cui è presidente.

Innanzitutto, è chiaro che il settore energetico e le sue filiere industriali si candidano a giocare un ruolo centrale nella ripresa economica del Paese. Gli investimenti del settore rappresentano un’occasione vitale per l’economia italiana, sia in termini quantitativi e di moltiplicazione sul territorio, sia in termini di ricostruzione sostenibile e avanzamento del nostro sistema infrastrutturale per la transizione energetica. La sfida di NextGenerationEU è di orientare la crescita europea in direzione della decarbonizzazione e, in questo quadro, l’Italia può avere grandi opportunità.

Sappiamo quel che dobbiamo fare. L’Italia, infatti, ha già definito nel Pniec – Piano Nazionale Integrato Energia Clima – un quadro strategico coerente con gli obiettivi europei e condiviso dalle istituzioni. È una visione organica che copre tutte le principali direttrici: Sviluppo forte dell’efficienza energetica, crescita imponente delle fonti rinnovabili, phase-out della generazione elettrica a carbone, evoluzione della generazione sostenibile a gas con tecnologie d’avanguardia, sviluppo del sistema gas e dei gas rinnovabili, crescita dell’innovazione sostenibile in tutti i settori della mobilità sostenibile, urbana, pesante, marittima e aerea, con la diffusione della mobilità elettrica, lo sviluppo del Gnl di piccola taglia e le nuove iniziative dedicate ai biocarburanti. Sappiamo anche come farlo: dalle audizioni di Task Force Italia, infatti, emerge chiara la volontà delle imprese di orientare i propri piani in coerenza con il Pniec, di investire con risorse adeguate e disponibili, di ingaggiarsi velocemente in nuovi progetti.

Cosa manca, quindi? Nel lavoro di Task Force Italia sull’energia è emersa una prima risposta chiara e unanime, confermata dalle audizioni: abbiamo assoluto bisogno di un quadro istituzionale che assicuri semplificazione, coordinamento tra i diversi livelli decisionali, velocità e certezza dei tempi. In tutti i settori energetici questo emerge come un punto essenziale, su cui è assolutamente necessario intervenire nel breve termine. Emergono esempi di ogni tipo; le difficoltà sono per le pale eoliche come per le interconnessioni gas, per gli impianti fotovoltaici come per le infrastrutture di rete, per la definizione di un quadro efficace per gli investimenti idroelettrici come per lo sviluppo delle applicazioni di economia circolare; sono arrivate grida d’allarme da parte di tutti sulla possibilità che gli obiettivi italiani al 2030 vengano conseguiti senza un’azione davvero profonda ed efficace sui percorsi burocratici e amministrativi cui sono sottoposti gli investimenti nel settore. Anche con la presidente di Terna questa sarà una domanda centrale: possiamo permetterci obiettivi ambiziosi, realizzare investimenti innovativi, costruire un’Italia sostenibile e decarbonizzata con i tempi di oggi?

Ci sono poi importanti sfide di lungo periodo. Una, fondamentale, è quella della tecnologia e dell’innovazione. Nella discussione di Task Force Italia sono emerse molte filiere promettenti, nel settore delle rinnovabili, delle batterie, della cattura e stoccaggio della CO2, dello sviluppo dell’economia dell’idrogeno, e altre ancora. Tutti questi sviluppi, richiedono tuttavia un nuovo modello di cooperazione dentro il settore energetico, con le Università e i Centri d Ricerca, con i centri di creazione e sviluppo delle competenze. Abbiamo bisogno di un grande programma italiano di upskilling che mantenga il ruolo e la centralità del nostro sistema energetico. Con la presidente di Terna ci sarà l’occasione per un confronto su questi percorsi innovativi e anche per uno sguardo su quanto la transizione energetica imponga alle aziende di far evolvere la propria governance e il proprio “talent pool” in direzione della diversità, dell’apertura, della pluralità di talenti e dell’attenzione alle nuove competenze della sostenibilità.

Su questo terreno, anche sul piano internazionale, l’Italia può giocare carte importanti e avrà nel 2021 un ruolo centrale, grazie alla presidenza del G20 e la co-presidenza della COP26 con il Regno Unito. Saranno tra i primi appuntamenti internazionali della nuova amministrazione americana e del nuovo impegno Usa a sostegno delle politiche sul clima e della transizione. E nella conversazione con la presidente di Terna, che è anche professoressa di “Environmental and Climate Change Economics” entrerà anche questo.

Scarica qui la locandina dell’evento Task Force Italia – Rilanciare il potenziale dell’Italia

Qui tutti i dettagli dell’evento.

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