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Un manuale per scoprire la meravigliosa lingua dell’arte

Per comprendere il senso delle parole non si può prescindere dal mettere in relazione con gli oggetti e i fenomeni a cui queste si riferiscono, soprattutto perché, spesso, tra il significato di una parola e il suo corrispettivo significante vi è una relazione “necessaria ed immotivata”.
Per poter interpretare, comprendere una parola si deve quindi connettere simbolo ed oggetto, significante e referente.
E’ un processo che riguarda la stessa strutturazione mentale del linguaggio oltre che l’apprendimento di una Lingua.
I primi passi dell’apprendimento della letto-scrittura per il bambino si compiono infatti, ponendo un’etichetta che indichi il nome dell’oggetto, arredo o stanza che designa.
Spesso la forma rinvia ad un contenuto che è la rappresentazione mentale , il significato che si è attribuito per secoli ad un oggetto.
Ogni parola quindi esprime in sé un “triangolo semiotico” che unisca significante, significato e referente, ogni parola si connota e si denota in un contesto discorsivo e di attribuzione.
Per mettersi “ In viaggio con l’arte “ – come suggerisce il bel volume di Alessandro Masi con Chiara Barbato e Gaia Chiuchiù, Loescher Editore – bisognerebbe prendere consapevolezza della Lingua e dei suoi significanti per saper non solo addentrarsi nel mondo linguistico dell’ arte ma anche capirne i simboli , leggerne ed apprezzarne i contenuti.
In viaggio con l’arte è un progetto linguistico-culturale che intende fare dell’ Italiano una Lingua capace di esprimere in modo significativo non solo la bellezza dell’Arte, ma anche la capacità di elaborare e rielaborare le conoscenze, fare meta-cognizione creativa e rappresentativa delle forme, dei lemmi, dei significati, dell’architettura logica degli elementi che costituiscono il mondo culturale dell’arte composto di una realtà materiale e di una sostanza immateriale.
E’ un progetto che per le sue qualità e per il suo dinamismo narrativo, il variegato apporto di strumenti linguistici e rappresentativi ben si adatta al percorso di apprendimento e di formazione dei giovani liceali e degli studenti di scuola superiore di I grado, fornendo un intelligente ed agevole strumento didattico ai docenti e agli insegnanti di qualsiasi ordine e grado dell’ Istruzione e della Didattica e comunque a tutti coloro che vogliano appunto mettersi in viaggio nell’arte e con l’arte.
Si tratta di una vera e propria guida nel percorso conoscitivo con i suoi contesti di studio, con lo stile, con le “affinità elettive” tra autori, tecniche, passioni, strumenti, suggestioni, interpretazioni, storia e storie. E’ un “dizionario” illustrato e ragionato, modernissimo, che mette in relazione forme e contenuti dell’arte e che rende significativa l’esperienza e il vissuto all’interno della dimensione artistica di laboratorio e di conoscenza.
In qualità di docente ho potuto constatare attraverso l’insegnamento nella scuola Primaria l’efficacia della didattica dell’Arte, nei laboratori che si avvalgono della strategia di apprendimento cooperativo, dello speciale rapporto che si instaura negli spazi interstiziali di laboratorio tra strumenti, espressioni , linguaggi creativi e soprattutto di quanto l’esperienza di laboratorio favorisca il linguaggio comunicativo e meta-linguistico.
Spesso si parla di ricaduta intellettiva delle esperienze didattiche di laboratorio, e quelle connesse all’arte sono tra le più efficaci ed arricchenti sia dal punto di vista sociale attraverso l’inclusività, sia attraverso il punto di vista linguistico e contenutistico.
“In viaggio con l’arte” dovrebbe essere un vademecum anche per l’insegnante della scuola Primaria perché possa fornire un corretto bagaglio linguistico, non meramente settoriale dell’arte ,ma arricchente attraverso i contenuti ed i significati.
Il volume è strutturato in dieci racconti ambientati nelle principali sedi e città d’Arte italiane, sottolinea proprio questo grande potenziale insito nel percorso che apre un mondo di grande spessore culturale e linguistico.
L’Arte e la sua meravigliosa Lingua introducono in una immensa foresta semantica, dove significanti e significati diventano assolutamente tangibili e funzionali ad una codifica e decodifica delle esperienze in cui si è immersi.
Mettersi in viaggio è, metaforicamente, la condizione ideale per addentrarsi con una bussola ed una mappa concettuale , da costruire strada facendo, non solo l’espressione di una volontà, ma anche la possibilità di raggiungere mete conoscitive godendo del percorso e decidendo di fermarsi ogni tanto a “sciacquare i panni in Arno” per apprezzare l’Italiano, conoscerlo e potersi esprimere in modo sempre più corretto , nelle forme che sono proprie e che la rendono la Lingua più affascinante ed in grado di raccontare il patrimonio d’Arte più bello al mondo.

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