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Dalla banda larga al 5G, quali infrastrutture per l’Italia post pandemia? La diretta video

La tecnologia 5G assume un ruolo sempre più rilevante per la crescita del Paese: è 200 volte più veloce del 4G, sarà essenziale per l’intelligenza artificiale, la costruzione di smart city, i pagamenti digitalizzati e consentirà di aprire le porte all’ “Internet delle cose”. Una rete “transformational” perché consentirà di trasformare il mondo come lo conosciamo oggi migliorando la qualità della vita dei cittadini e delle imprese, integrando e connettendo luoghi come scuole, ospedali e fabbriche generando valore soprattutto in settori quali sanità, formazione e Industria 4.0. Per consentire il passaggio a questo ecosistema i siti tradizionali e le infrastrutture di telecomunicazione saranno centrali per l’erogazione di una pluralità di servizi. Il Covid-19 ha acceso i riflettori sulla digitalizzazione e sulla necessità di ridefinire i modelli operativi di molti settori in ottica di omnicanalità. Questi i temi da affrontare per compiere una disamina delle sfide e opportunità che ci attendono nell’Italia post pandemia, per superare il digital divide e utilizzare il collante della rete ultraveloce per imboccare la strada della crescita del Sistema Paese. L’evento, organizzato da Formiche in collaborazione con INWIT, vedrà la partecipazione di Gian Paolo Manzella, Sottosegretario di Stato al ministero dello Sviluppo economico; Giovanni Ferigo, amministratore delegato di Inwit; e Matteo Caroli, Dean research e professore di Economia e gestione delle imprese internazionali presso l’Università Luiss Guido Carli. A seguire si terrà un roundtable di discussione cui prenderanno parte esponenti del mondo accademico e istituzionale.


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