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Covid, Europa (quasi) blindata. Tutte le misure per il Natale

Dalla Germania ai Paesi Bassi, l’aumento dei casi ha accelerato nuove limitazioni. Ecco alcune delle “politiche” per fare fronte alla pandemia durante le feste natalizie

L’Europa si prepara ad affrontare le feste natalizie nel pieno della seconda ondata di Covid-19. I governi europei hanno disposto una serie di misure restrittive, tra lockdown (rigidi e flessibili) e coprifuoco, per contenere la diffusione del virus, in attesa delle prime dosi del vaccino a gennaio.

ITALIA

Partiamo dall’Italia. Con 491 morti registrate nelle ultime 24 ore (dati del 14/11/2020), il bilancio delle vittime è il più drammatico della regione, secondo il monitoraggio dell’Università Johns Hopkins: 65.000 morti dall’inizio della pandemia. L’Italia è seguita dal Regno Unito, con 64.267 morti. Il tasso di contagio sul territorio italiano resta altissimo, nonostante i divieti e le misure di prevenzione. L’ultimo bilancio è di 12.000 nuovi contagi in un giorno.

Sul come gestire gli spostamenti a Natale, il governo è ancora in alto mare. Dopo le immagini degli assembramenti nelle principali vie commerciali delle grandi città italiane, l’esecutivo sta analizzando possibili nuove restrizioni, e la possibilità di anticipare il coprifuoco, oggi imposto alle 22:00. Un’altra possibilità sul tavolo è il lockdown nazionale per i giorni festivi, e quelli precedenti. Le conseguenze economiche di queste misure sarebbero devastanti, ma si cerca di evitare una terza, molto più acuta, ondata di contagi a gennaio.

Secondo il ministro della Salute, Roberto Speranza, non è il momento di allentare l’attenzione, nonostante le celebrazioni del Natale. “La mia posizione non cambia, è sempre stata cristallina. Allentare proprio adesso le misure di contenimento sarebbe un grave errore. Bisogna chiudere, non aprire”, ha dichiarato in un’intervista al Corriere della Sera.

“Non andate tutti nello stesso posto quando vedete che ci sono luoghi con tante persone, evitateli, se non vogliamo poi essere costretti a restrizioni molto dure”, ha aggiunto. E proprio da Natale al 6 gennaio sarà il momento più complesso, “in cui il tasso di relazioni e spostamenti si alza di molto. Ascolteremo con grande attenzione i nostri scienziati e l’auspicio è che nel giro di poco tempo si possano assumere ulteriori misure, in grado di scongiurare una ipotetica terza ondata. Se ci fermiamo e molliamo, la curva del virus può tornare a salire”.

Speranza, infatti, ha fatto riferimento alle linee seguite da altri Paesi europei: “Quando tutti mi dicevano ‘bisogna aprire’, io invitavo alla cautela nelle ultime ore poi, quando ho visto che Merkel in Germania ha deciso il lockdown totale e così stanno facendo Londra e l’Olanda, mi sono convinto ancora di più che in questa fase serva tenere alta l’asticella del rigore. Se non vogliamo precipitare nella terza ondata dobbiamo accettare misure di contenimento ancora più rigorose; se ci sarà o meno la terza ondata, dipenderà da noi”.

Sulla soluzione del vaccino, il ministro ha invitato l’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali, ad accelerare l’approvazione dell’antidoto Pfizer Biontech, nel rispetto delle procedure di sicurezza, per iniziare le campagne di vaccinazione nei Paesi dell’Unione europea. Ma ha avvertito: “Il vaccino non arriverà subito per tutti”, per cui le misure di contenimento restano indispensabili. Sullo stesso fronte, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, si è detta compiaciuta dell’anticipo della riunione per discutere del vaccino di Pfizer-BionTech prima delle feste, il 21 dicembre.

REGNO UNITO

Nel Regno Unito, il ministro britannico per la Sanità, Matt Hancock, annunciò che la città di Londra, così come le regioni di Essex (all’est dell’Inghilterra) e Hertfordshire (al nord della capitale) passeranno al livello massimo di limitazioni in vista dei nuovi casi di contagio. Da mercoledì, dunque, ristoranti e bar resteranno chiusi. Con le nuove restrizioni, sono vietate le riunioni sociali in casa e sono permessi gli incontri tra non conviventi esclusivamente all’aperto con un massimo di sei persone.

I britannici sono in allerta perché è stata identificata una nuova variante del Covid-19, specialmente al sud del Paese, su più di 1000 pazienti. Tutta la documentazione è stata inviata all’Organizzazione Mondiale per la Sanità.

Medici ed esperti del Regno Unito hanno lanciato un appello al governo di Boris Johnson, tramite le pubblicazioni The Health Service Journal e British Medical Journal, per evitare l’allentamento delle misure precauzionali anti Covid in tutto il territorio britannico Regno Unito fra il 23 e il 27 dicembre. L’apertura è considerata “frettolosa” e rischia di “costare molte vite umane”, secondo gli esperti.

GERMANIA

La situazione in Germania ha spinto la cancelliera tedesca, Angela Merkel, ad imporre un nuovo – e molto duro – confinamento su tutto il territorio nazionale fino a dopo le festività. In Germania sono stati registrati 16.362 nuovi casi di Covid-19 e 188 morti nell’ultimo giorno, secondo il report dell’Istituto Robert Koch. Le cifre sono leggermente inferiori rispetto agli ultimi tre giorni, ma la scelta di chiudere tutto non è stata revocata.

Per il presidente della Repubblica tedesco, Frank-Walter Steinmeier, le limitazioni alla socialità e alle attività economica degli ultimi mesi non sono state sufficienti per contenere la diffusione del virus, per cui è imperativo aumentare le restrizioni in vista del Natale.

Il nuovo lockdown della Germania comincerà il 16 dicembre e finirà il 10 gennaio. Prevede la chiusura di tutti i negozi non essenziali e le scuole (che normalmente ricominciavano le lezioni il 4 gennaio). Inoltre, le riunioni famigliari sono limitate a cinque persone (di massimo due domicili diversi). Sono vietati anche i viaggi e gli spostamenti ed è raccomandato lo smartworking.

SPAGNA

“Da pecora nera a studente avvantaggiato in Europa”. Così titola il quotidiano La Voz de Galicia un articolo sull’andamento del virus nel Paese iberico. Ed è che la Spagna è passata da essere uno dei focolai della regione a registrate il numero più basso di casi.

Il ministero della Sanità spagnolo ha annunciato 21.309 nuovi casi e 389 morti da venerdì scorso. L’indice di contagio si è molto abbassato, ma il governo di Madrid ha avvertito che ancora la curva non è in discesa e la situazione resta delicata.

In previsione dell’aumento degli incontri sociali e famigliari a Natale, molte regioni hanno fortificato le misure di contenimento, in accordo con il governo centrale. Nelle Baleari, ad esempio, è stato ridotto il numero massimo di persone che possono incontrarsi (da 10 a 6) e nelle Generalitat di Catalogna, Comunitat Valenciana, Comunidad de Madrid, Extremadura e Castilla-La Mancha, hanno già annunciato che nuove misure sono in arrivo prima delle feste.

FRANCIA

Il caso francese è molto particolare. Il numero di casi di pazienti positivi al Covid-19 non scende da diverse settimane, ma comunque il governo ha cominciato l’apertura del rigido confinamento – durato più di un mese e mezzo – su tutto il territorio nazionale. Il presidente Emmanuel Macron aveva fissato a 5.000 casi al giorno la soglia per l’apertura, ma la stessa non è stata raggiunta.

I francesi non dovranno più giustificare le uscite dal proprio domicilio e hanno il permesso di spostarsi da una regione all’altra. Restano però i controlli dalle 8 di sera alle 6 del mattino e la chiusura dei bar.

Il primo ministro francese, Jean Castex, ha consigliato ai cittadini di auto-isolarsi per otto giorni, prima delle feste di Natale, specialmente se nelle cene ci saranno persone vulnerabili. Ha invitato agli studenti a non assistere alle lezioni giovedì e venerdì prossimo.

BELGIO

Sono sempre di più i casi di coronavirus in Belgio. Lunedì si sono registrati 2.231 casi, nonostante il coprifuoco notturno, lo smartworking e la chiusura di ristoranti e bar. Tuttavia, il governo ha deciso di riaprire i negozi non essenziali, tranne quelli in cui il contatto è inevitabile, come i parrucchieri.

PAESI BASSI

Il primo ministro dei Paesi bassi, Mark Rutte, ha dichiarato la chiusura delle scuole, gli asili nido e tutte le attività non essenziali, tra cui negozi, palestre e musei, fino al 19 gennaio. Il bilancio è di circa 10.000 nuovi casi di Covid-19 al giorno e più di 300 morti. Saranno vietati i viaggi all’estero, le uscite non urgenti e le riunione di più di tre persone a Natale.

STATI UNITI E CANADA

Gli Stati Uniti soffrono un drammatico aumento di casi. Il Paese ha superato i 300.000 morti, secondo i dati dell’Università Johns Hopkins. Più di 16.432.400 persone hanno contratto il virus. Lo Stato più colpito continua ad essere New York, per cui le autorità studiano la possibilità di un nuovo lockdown durante le feste natalizie. Seguono il Texas, California, Florida e New Jersey.

Ma gli Usa, prima del Natale, vivono l’entusiasmo dell’inizio della campagna di vaccinazione. Sei giorni dopo del Regno Unito, sono state somministrate le prime dosi negli Stati Uniti. L’obiettivo è vaccinare 20 milioni di persone prima della fine dell’anno e 100 milioni di persone entro marzo 2021. Tuttavia, i primi saranno i lavoratori sanitari e gli anziani che abitano in case di cura.

Il premier canadese Justin Trudeau, ha invitato alla popolazione a seguire le misure di prevenzione. Per lui, l’arrivo dei primi vaccini in Canada è una buona notizia, ma non è la fine della battaglia contro il Covid-19.

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