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Covid, la politica del vaccino di Biden e gli ex presidenti americani. Il punto di Gramaglia

Mentre Donald Trump continua ad incassare sconfitte nelle sue cause elettorali, il presidente eletto si prepara alla battaglia contro il virus. Tutte le nomine anti-Covid

Joe Biden si vaccinerà in pubblico contro il coronavirus, non appena Anthony Fauci, direttore dell’Istituto per le malattie infettive, dirà che il vaccino è sicuro. Mentre l’epidemia avanza nell’Unione senza contrasto da parte dell’attuale Amministrazione, il presidente eletto, intervistato dalla Cnn, ha espresso apprezzamento per le analoghe iniziative già annunciate dagli ex presidenti Barack Obama, George W. Bush e Bill Clinton.

“Ho parlato con Fauci oggi e gli ho chiesto di fare parte della nostra squadra anti-Covid come capo consulente medico”, ha detto Biden, che, al suo insediamento alla Casa Bianca, il 20 gennaio, chiederà agli americani di indossare la mascherina per almeno cento giorni: “Solo cento giorni, non per sempre. Cento giorni, e sono convinto che vedremo una significativa riduzione dei contagi”.

Queste indicazioni arrivano mentre l’epidemia continua a espandersi negli Stati Uniti, dove, stando ai dati della John’s Hopkions University, si contavano, alla mezzanotte di ieri sulla East Coast, quasi 14.140.000 contagi e oltre 276.300 vittime.

Secondo Politico, Biden ha scelto due suoi stretti collaboratori per gestire la risposta all’epidemia: Jeff Zients, co-presidente del team per la transizione ed ex consigliere economico di Obama, coordinerà le azioni della Casa Bianca anti-coronavirus; Vivek Murthy sarà il “surgeon general”, ossia il responsabile della Salute pubblica, ruolo che aveva già rivestito sotto Obama, ma che avrà ora maggiori competenze. Marcella Nunez-Smith, co-presidente della squadra di Biden sul Covid-19, si focalizzerà, in particolare, sulle disparità sanitarie.

Ieri, c’è stato il primo incontro virtuale tra Fauci e il team di Biden: è stato fatto il punto sullo stato dell’epidemia e s’è discusso della transizione e del vaccino. Fauci aveva già parlato diverse volte con il capo di gabinetto di Biden, Ron Klain.

Biden ha intanto completato la sua squadra economica, mettendo a capo del Consiglio economico nazionale Brian Deese, 42 anni, già vice-consigliere economico di Obama, cui fu utile in particolare nel salvare il settore dell’auto dopo la crisi del 2008. Il suo attuale ruolo di manager di BlackRock, la più grande società di investimenti al mondo, lo rendeva però sgradito alla sinistra democratica: s’ignora come e perché Biden sia addivenuto alla sua decisione.

Sul fronte del presidente uscente, Donald Trump ha incassato l’ennesima sconfitta, nelle sue cause contro la sconfitta elettorale: la Corte Suprema del Wisconsin s’è rifiutata di discutere l’esposto dalla sua campagna, per un difetto di procedura. Segno dell’ineluttabilità della resa, lo stillicidio d’abbandoni della Casa Bianca: la responsabile della comunicazione, Alyssa Farah, s’è dimessa, passando a un’azienda privata. La Farah occupava il ruolo da aprile, dopo che il suo predecessore Mark Meadows era stato nominato capo dello staff.

S’è pure appreso che, nell’indagine sul presunto uso improprio dei fondi per la cerimonia inaugurale di Trump nel 2017, i magistrati inquirenti hanno acquisito documenti non solo di Ivanka Trump, ma anche della first lady Melania e di Thomas Barrack Jr, uno amico del magnate che guidò il comitato per l’insediamento. Barrack è già stato interrogato, come Ivanka.

Dal canto suo, la magistratura di New York precisa che “le indagini sulla Trump Organization andranno avanti”, anche in caso di provvedimenti di grazia del presidente uscente, che potranno riguardare solo reati federali. Per i magistrati inquirenti, le indagini si basano e si baseranno “solo sui fatti: la politica resta fuori dalla porta”.

Nell’intervista alla Cnn, Biden s’è detto preoccupato delle voci di grazia preventiva che Trump potrebbe concedere ai suoi figli e al suo avvocato personale Rudy Giuliani. “Mi preoccupa come precedente e come immagine che diamo al mondo della nostra giustizia … Il mio Dipartimento della Giustizia agirà in maniera indipendente: non dirò loro cosa devono o cosa non devono fare, chi devono perseguire e chi no. Questo non è il ruolo di un presidente”.

A conferma, per contro, delle attuali ingerenze, Heidi Stirrup, la rappresentante della Casa Bianca presso il Dipartimento della Giustizia, è stata bandita da qualsiasi edificio del ministero. Il divieto d’accesso – riferisce la Associated Press – dipenderebbe dal fatto che la funzionaria avrebbe più volte tentato d’accedere a informazioni sensibili sulle presunte frodi elettorali denunciate da Trump.

www.giampierogramaglia.eu



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