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Il lockdown alla tedesca e il balletto del governo. Scrive Giuliani

Il lockdown duro alla tedesca è un’opzione, ma se ne devono conoscere le conseguenze. Che il governo abbia assecondato questa isteria, strombazzando nuove misure, all’avvio di una fase prevista dal suo stesso protocollo, è oltre l’immaginabile. L’opinione di Fulvio Giuliani

È il momento della calma e del sangue freddo, invece nervosismo e isteria sembrano prendere il sopravvento. Il ritorno alle zone gialle di domenica, a 12 giorni dal Natale, non avrebbe potuto che avere l’effetto di ieri. Le persone, cercando di comportarsi nel modo migliore possibile, hanno fatto ciò che era loro consentito.

Esagerazioni? Indubbiamente. Situazioni di potenziale rischio? Indiscutibilmente (io non mi sarei infilato nella piazza della foto…).

Altro discorso è la vergognosa canea scatenata dagli ultras del lockdown, contro cittadini che nella stragrande maggioranza dei casi si stavano comportando nei limiti di ciò che era loro permesso. Non erano tutti in Piazza Duomo…

Giocare al piccolo terrorista psicologico è vergognoso. Il lockdown duro alla tedesca è un’opzione, ma se ne devono conoscere le conseguenze. Che il governo abbia assecondato questa isteria, strombazzando nuove misure, all’avvio di una fase prevista dal suo stesso protocollo, è oltre l’immaginabile.

Le persone – parliamo di cittadini – hanno il diritto di avere un quadro normativo chiaro a cui fare riferimento. Questo balletto è indecoroso e non fa che favorire comportamenti pericolosi.

In compenso, non abbiamo un piano vaccinale chiaro, ma abbiamo la primula. Mi sento profondamente rassicurato.


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