“Siamo su una nave in tempesta, in cerca della rotta giusta per una terra ancora sconosciuta. Ma stiamo attraversando una crisi economica o una vera e propria rivoluzione? Per capirlo non serve paragonare la fase che stiamo vivendo con il crollo finanziario del 2008 o la Grande Depressione perché in quei casi si era inceppato il motore economico. Oggi invece assistiamo all’aggravarsi di una mancata crescita, per ragioni sanitarie. E occorre chiedersi se sia davvero il caso di archiviare definitivamente la globalizzazione, come sostengono in molti, o piuttosto ricordare quali conquiste di ricchezza e libertà ha portato in tutto il mondo.”
Inizia così la quarta di copertina di Terra incognita , il nuovo libro del vicedirettore di Radio 24-Il Sole 24 Ore Sebastiano Barisoni e conduttore del programma Focus Economia, edito da Solferino.
“La verità- spiega la quarta di copertina- è che l’emergenza del Coronavirus ha accentuato in modo drammatico le caratteristiche di un processo già in atto. E che sarebbe ora di iniziare a modificare i maggiori fattori nocivi di quel modello cogliendo gli aspetti migliori della rivoluzione digitale, a partire dalla continua ricerca del valore aggiunto che guida le nostre scelte economiche e che pone il consumatore in una posizione di forza mai vista prima. Ma per non subire passivamente una rivoluzione dettata dal web occorre anche riconoscere che ci sono aspetti di umanità e di empatia che l’intelligenza artificiale e gli algoritmi non sono in grado di raggiungere e su cui le imprese dovrebbero puntare forze e strategie.
Con passione divulgativa e lucidità di analisi Sebastiano Barisoni spiega in queste pagine la nostra resistenza al cambiamento e l’illusione di un ritorno all’età dell’oro intrecciando storia (anche personale) ed economia, casi e metafore, teorie e dati, per suggerire come leggere il presente e il prossimo futuro tra rischi e incertezze, fallimenti e speranze, superando i pregiudizi e gli stereotipi che offuscano l’orizzonte.”
Del libro è uscita venerdì 4 dicembre su Il Corriere della sera una bella recensione di Ferruccio De Bortoli che lo racconta così nelle prime righe: “Nel suo ultimo libro il vicedirettore di «Radio 24» si incarica di sfatare un luogo comune abbastanza diffuso. L’idea nostalgica — la retrotopia, nella definizione di Zygmunt Bauman — secondo la quale, passata l’emergenza pandemica, si riprenderà da dove la globalizzazione, nel bene e nel male, si era interrotta. Scordiamocelo. Sarà un mondo diverso. Inesplorato. Dovremo fare tesoro degli errori, tanti, commessi in questi anni. Ma non illuderci di riprendere vecchie abitudini come avviene dopo un evento atmosferico, per quanto devastante. Non si ricostruisce, si reinventa.”
L’autore, intervistato da Paolo Mieli, racconterà il suo libro online su corriere.it giovedì 10 dicembre alle 14.