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Se a Hong Kong è a rischio la (nostra) libertà. L’appello di Formentini (Lega)

Di Paolo Formentini

Difendere la libertà di Hong Kong significa difendere anzitutto la nostra libertà. Per questo non possiamo lasciare Joshua Wong e i suoi compagni al buio delle carceri cinesi. L’appello di Paolo Formentini, deputato della Lega in Commissione Esteri

Scrivo da una Montecitorio dove come Lega stiamo dando battaglia contro la cancellazione dei decreti sicurezza del ministro Salvini, quei decreti indebitamente paragonati dall’Ambasciata cinese a Roma alla legge liberticida sulla sicurezza ad Hong Kong.

Hong Kong la nuova Berlino Est, come l’ha definita Joshua Wong, durante una recente coraggiosa videoconferenza con Deputati e Senatori alla quale ho partecipato. Una generazione di giovani combatte per l’Autonomia e la Democrazia della propria terra, per difendere quella libertà garantita dagli Accordi Sino/Britannici del 1984 che avrebbero dovuto garantire la difesa delle istituzioni democratiche e del libero mercato per 50 anni dall’Handover del 1997.

Hong Kong, una Terra ove ogni giorno di più si stringe la morsa della Repubblica Popolare Cinese deve essere ‘l’esempio’ che ci fa aprire gli occhi. No, non è finita nel 1989/1990 la lotta contro il comunismo: il mondo libero, le democrazie occidentali sono sotto attacco. Il libero mercato è sotto attacco. Il libero pensiero è sotto attacco: con il 5G cinese si rischia il controllo dei nostri dati e quindi una involuzione totalitaria senza pari.

13 mesi e mezzo di prigione a Joshua Wong, 10 mesi ad Agnes Chow, 7 mesi ad Ivan Lam: ma le idee non si possono incarcerare.

L’Occidente, le democrazie devono far sentire la propria voce. Se si arretra adesso, dopo Hong Kong sarà Taiwan a cadere e poi perché non quell’Italia piegata dal Coronavirus, con una economia ferita che è già facile terra di conquista di acquirenti cinesi, come ha denunciato il Copasir, gli investimenti cinesi in Italia sono passati da 573 milioni di euro nel 2015 a 4,9 miliardi nel 2018.

Diritti umani violati, Laogai e repressione non possono essere il nostro futuro, per questo aderiamo con convinzione all’appello lanciato da Formiche.net per non ignorare l’urlo di dolore e ci schieriamo con quei ragazzi che ogni giorno combattono anche per la nostra libertà.

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