Usa ma non solo. Unione europea, Organizzazione degli Stati americani, Gruppo di Lima e Gruppo internazionale di contatto. Ecco chi non riconosce le elezioni “farsa” di Maduro
“Gli Stati Uniti condannano le elezioni legislative fraudolente del 6 dicembre del regime illegittimo di Maduro. Non soddisfano alcun standard minimo di credibilità e non sono altro che un tentativo di rubare il futuro democratico del Venezuela”. Con questo tweet, il segretario di Stato americano, Mike Pompeo, ha espresso la posizione dell’amministrazione di Donald Trump sul voto organizzato ieri dal regime venezuelano. Il processo elettorale è semplicemente una “farsa” e Washington ha fatto sapere che per questo continuerà a riconoscere il presidente del Parlamento “legittimo”, Juan Guaidó, come presidente ad interim del Paese sudamericano. “Chiediamo a tutti i Paesi di respingere questa farsa elettorale”, ha concluso Pompeo.
Per il capo della diplomazia americana, “la comunità internazionale non può permettere a Maduro, che è al potere illegittimamente per aver imbrogliato nelle elezioni nel 2018, di tornare a rubare una seconda elezione”.
L’invito dunque è a tutti “i Paesi impegnati a favore della democrazia a unirsi nella condanna alle elezioni farsa del 6 dicembre, appoggiare la legittima Assemblea nazionale e il presidente ad interim nella sua azione”.
Secondo il segretario di Stato americano, il regime venezuelano ha “truccato sfacciatamente queste elezioni a suo favore sequestrando illegalmente i nomi e i simboli dei partiti politici, facendo manipolare il processo dal consiglio elettorale a lui fedele, con violenze e intimidazioni, e altre tattiche antidemocratiche”, si legge in una nota del dipartimento di Stato. Che ricorda che già respinto il risultato elettorale di ieri circa 60 Paesi, tra cui i membri dell’Unione europea, l’Organizzazione degli Stati americani, il Gruppo di Lima e il Gruppo internazionale di contatto .
“Questa farsa non è stata altro che un tentativo di insediare un’Assemblea nazionale fantoccio, retta dal solo Maduro, distruggendo l’unica istituzione democratica del paese ancora realmente rappresentativa del popolo del Venezuela”, si legge ancora. “Né Maduro né una nuova Assemblea Nazionale eletta in modo fraudolento – ha concluso Pompeo – rappresenteranno la voce legittima del popolo venezuelano, che dovrebbe esprimersi attraverso elezioni presidenziali libere ed eque”.