Donald Trump ancora non vuole riconoscere Joe Biden come presidente ma intanto inizia a pensare a un ritorno al mondo degli affari. E i quattro anni alla Casa Bianca potrebbero servire da assist per il rilancio come imprenditore. Il punto di Giampiero Gramaglia
Nel giorno più tragico in assoluto dell’epidemia di coronavirus negli Stati Uniti, Donald Trump posta su Twitter un video di ben 46 minuti in cui ribadisce le sue accuse di elezioni truccate: “Questo probabilmente è l’intervento più importante che abbia mai fatto”, afferma il magnate, che sostiene di ergersi a difesa della legge e della Costituzione a nome dei 74 milioni di americani che lo hanno votato – oltre 80 milioni hanno però votato il presidente eletto Joe Biden -.
Trump parla di “elezioni assurdamente lunghe” e denuncia un “sistema elettorale sotto attacco”. Martedì, il segretario alla Giustizia William Barr, un suo fedelissimo, aveva escluso brogli capaci d’incidere sull’esito del voto. Il post è stato subito segnalato da Twitter per le sue affermazioni definite “controverse”.
Ieri, negli Stati Uniti si sono contati almeno 2.760 decessi da coronavirus e i nuovi contagi sono stati oltre 200 mila, mentre i ricoverati in ospedale hanno superato i 100 mila. Tutti dati record, tali da indurre il Centro per il controllo delle malattie di Atlanta ad avvertire che questo sarà “l’inverno più duro” nella storia sanitaria dell’Unione. I tabulati della Johns Hopkins University indicano che, alla mezzanotte di ieri sulla East Coast, il totale dei contagi negli Usa superava i 13.921.000 e quello dei decessi sfiorava i 273.800.
Tutto ciò mentre l’Amministrazione Trump sembra avere abbandonato ogni prassi preventiva, nell’attesa del vaccino, e quella Biden, che non è ancora in carica, prepara una strategia che potrà essere applicata solo dopo l’insediamento del presidente eletto, il 20 gennaio. Il contesto spiega perché la rivista online People abbia scelto il ‘virologo in capo’ dell’Unione, Anthony Fauci, come una delle quattro ‘persone dell’anno’, assieme a George Clooney, Regina King e Selena Gomez.
L’ex presidente Barack Obama è pronto a farsi iniettare il vaccino in diretta televisiva, per indurre gli americani a farlo, se il dottor Fauci ne garantirà la sicurezza.
In un’intervista al New York Times, Biden esprime dei dubbi sul fatto che Trump possa conservare il suo consenso dopo aver lasciato la Casa Bianca – il magnate ha già detto che intende ricandidarsi nel 2024 – e spera che i repubblicani possano collaborare con i democratici al Congresso: “Dobbiamo capire come lavorare insieme … Molti indipendenti e alcuni repubblicani potrebbero cominciare a guardare il Mondo in modo diverso nelle prossime settimane”.
Biden ha poi scherzato su Barr, dopo che il segretario alla Giustizia ha sostanzialmente avallato l’esito del voto smentendo il suo ‘boss’: “Mi ha chiamato, chiedendomi di metterlo in un programma di protezione per avermi appoggiato”.
Anche Trump pare però conscio che a breve non sarà più presidente e s’appresta a riprendere a fare affari all’estero, per rimettere in sesto le finanze di famiglia anche in previsione d’una ricandidatura alle presidenziali del 2024. I suoi detrattori dicono che, in realtà, non ha mai smesso (di fare affari all’estero), mischiando per tutta la presidenza interessi pubblici e privati.
La riconversione del magnate al ‘business as usual’ solleva dubbi dal punto di vista etico: sarebbe una ‘prima’, un presidente uscente che sfrutta e monetizza la sua esperienza non scrivendo libri o facendo discorsi, ma intrecciando rapporti d’affari. Fonti vicine alla Trump Organization rivelano che si sta già lavorando ad accordi multimilionari con aziende e governi stranieri, rispolverando progetti in Cina – proprio nel campo nemico! – e in Turchia, Colombia, Brasile. Si tratta soprattutto di costruire hotel di lusso stile Trump Tower, sfruttando le relazioni intrecciate dal magnate come presidente.
S’è infine appreso che Ivanka Trump è stata chiamata a deporre davanti agli inquirenti della procura di Washington, in un’indagine per uso improprio dei fondi dell’Inauguration Day del padre – gennaio 2017 -. Secondo gli inquirenti il comitato per l’inaugurazione, un’organizzazione no profit messa su dal magnate, avrebbe speso in modo non consono oltre un milione di dollari, pagando fra l’altro più del dovuto il Trump Hotel di Washington. La deposizione di Ivanka è avvenuta martedì.