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Perché gli 007 si occupano dei dati dei contagi? Risponde Caligiuri

Dobbiamo affrontare le conseguenze della pandemia come tema fondamentale del nostro Paese non solo per il presente ma soprattutto per il futuro. Cominciando dall’esattezza dei numeri. L’opinione di Mario Caligiuri, presidente della Società italiana di intelligence

Che le vicende del coronavirus investissero la sicurezza nazionale era stato evidenziato su Formiche.net il 23 febbraio scorso, più di due settimane prima che l’Organizzazione mondiale della Sanità dichiarasse la pandemia. L’impatto è evidente per i rischi alla nostra economia, minacciata dalla ulteriore invadenza criminale; alle nostre aziende strategiche, sotto assalto dalla finanza internazionale e dai fondi sovrani; e per l’esplosione del disagio sociale, in seguito alle conseguenze sui bilanci familiari e sui comportamenti delle persone.

Abbiamo appreso da Repubblica che l’intelligence si è dovuta occupare anche della veridicità dei dati relativi ai contagi.

Brevi, ovvie riflessioni.

Un documento dell’intelligence, per natura riservato, che va a finire sui giornali non è un fatto comune. Che poi avvenga nel pieno di una crisi di governo, in cui sono stati evocati temi relativi proprio all’intelligence, lo è ancora di meno.

In secondo luogo, se l’intelligence, che è chiamata ad occuparsi di temi di rilevanza assoluta, deve pure interessarsi di vicende, pur fondamentali, come i dati delle infezioni del Covid-19 richiama immediatamente questioni sulle quali non si può fare finta di nulla.

Infatti, vengono chiamati in causa, e smentiti, i numeri e le condotte elaborate dal sistema sanitario nazionale, dalla protezione civile, dalla struttura commissariale guidata da Domenico Arcuri e dalle Regioni che hanno competenze fondamentali. Praticamente una Waterloo della Repubblica.

Infine, sempre nello stesso articolo di Repubblica si legge l’opinione di un epidemiologo di fama internazionale che è anche assessore regionale, Pierluigi Lopalco, il quale spiega come i dati sulla pandemia siano inevitabilmente inattendibili.

Allora, bisogna riflettere sull’attendibilità dei dati che ogni giorno vengono comunicati agli Italiani, tanto più che lunedì è prevista l’apertura di tutte le scuole.

Sul piano logico, razionale e politico una riflessione urgente va fatta, affrontando le conseguenze della pandemia come tema fondamentale del nostro Paese non solo per il presente ma soprattutto per il futuro. Cominciando dall’esattezza dei numeri.

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