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Cdu, il grande stallo. Perché Merz, Laschet e Röttgen rallentano

Una corsa sul filo per i tre candidati alla guida della Cdu, Merz, Laschet e Rottgen. Tanto che per il cancellierato i bookmakers iniziano a guardare fuori dal partito. E il bavarese Markus Söder spicca il volo. La nota da Berlino di Sveva Biocca

Nessuno dei tre candidati alla presidenza della Cdu riesce ad avere un ampio sostegno sia come leader di partito che come possibile futuro Cancelliere tedesco. A dirlo è un sondaggio pubblicato ieri sul quotidiano conservatore Frankfurter Allgemeine Zeitung. Friedrich Merz è senza dubbio il candidato migliore secondo i dirigenti aziendali e nei sondaggi sta avanti con un buon margine. Ma Armin Laschet riesce a spuntarla in maniera trasversale.

SONDAGGI CDU-SPD

Per l’indagine demoscopica sono stati intervistati 500 esperti in campo politico ed economico. E proprio le differenze tra questi due gruppi sono le più interessanti. I leader economici, in vista delle elezioni generali del settembre 2021, preferirebbero vincesse uno dei tre candidati della Cdu, Merz, Laschet e Rötten, rispetto al candidato cancelliere della Spd Olaf Scholz. Ma alcuni dirigenti aziendali guardano di buon occhio anche il governatore bavarese della Cdu Markus Söder.

La pensano diversamente quelle che vengono chiamate “élite politiche”, che preferirebbero solo Armin Laschet, e non gli altri due candidati, a Olaf Scholz come leader di governo. Questo renderebbe Laschet l’unico candidato su cui entrambi i gruppi di esperti potrebbero essere d’accordo. Il sondaggio mostra anche che gli intervistati pensano sarà probabile (e auspicabile) che dopo le elezioni di settembre si creerà una coalizione di governo nero-verde (Cdu-Verdi).

OCCHIO A CHI STA FUORI

Heilbronnen Stimme, quotidiano della città di Heilbronn, nel Land Baden-Württemberg, mette però la pulce nell’orecchio a chi pensa che chi vincerà la partita di questo weekend non possa incontrare altri avversari della Cdu nella corsa per la guida del governo. Il giornale ritiene infatti che domani verrà presa più che altro una decisione preliminare: “Ci sono altri due aspiranti che si sono fatti strada per guidare la Germania, anche se continuano a negare le loro ambizioni: il leader della Csu e governatore bavarese Markus Söder e il ministro della Salute Jens Spahn“.

Tagesspiegel, il più importante quotidiano berlinese, oggi pubblica un pezzo in cui fa trasparire la stessa idea: “Molti membri della Cdu non hanno ancora compreso che non si giocherà tutto durante la conferenza di domani perché ci sono altri membri del partito che dicono alla fine vincerà Markus Söder“.

AKK: BREVE GUIDA, LUNGA TRANSIZIONE

Quando Annegret Kramp-Karrenbauer ha annunciato il suo ritiro dalla presidenza della Cdu lo scorso febbraio, in mano non le rimase un granché. Ma la donna che voleva essere l’erede di Angela Merkel ha dovuto fronteggiare il periodo di transizione più lungo mai trascorso per l’elezione di un nuovo leader del partito, dopo aver attraversato il più breve mandato nella storia della presidenza della Cdu. Domenica, quando consegnerà al suo successore la guida dell’ultimo grande partito popolare europeo, avrà amministrato la transizione per ben 340 giorni.

Sembrava una transizione tranquilla quella tra Merkel e AKK quando quest’ultima, donna pragmatica del Saarland, Land della Germania sud-occidentale confinante con la Francia e il Lussemburgo, riuscì a sconfiggere la superstar Friedrich Merz nel dicembre 2018. Dopo l’incarico AKK tenne un discorso sorprendentemente vivace, dopo una scarsa performance durante la campagna per le “primarie”. Merkel si congratulò con la sua candidata prescelta per poi doversi ricredere un anno dopo, quando la giovane delfina si dimise. Adesso vedremo come andrà a finire e se la politica tedesca sta celando altri colpi di scena.

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