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Chi è Liz Cheney, la donna che guida la rivolta repubblicana contro Trump

Figlia dell’ex vicepresidente di Bush, Dick Cheney, la congressista è considerata parte dello zoccolo duro del Partito Repubblicano, e si prepara per la leadership della Camera dei rappresentanti. Vita, esperienze e qualche problema famigliare…

È di nuovo impeachment negli Stati Uniti. La Camera dei rappresentanti americani ha approvato una risoluzione per mettere di nuovo sotto accusa il presidente Donald Trump dopo i fatti di Capitol Hill, accusandolo di “istigazione all’insurrezione”. A votare a favore della mozione sono stati 232 deputati, dei quali 10 repubblicani.

Il sito The Hill ha pubblicato la lista dei membri del Partito Repubblicano che si sono schierati contro Trump. I “traditori” del magnate sono Anthony Gonzalez, Jaime Herrera Beutler, John Katko, Adam Kinzinger, Peter Meijer, Dan Newhouse, Tom Rice, Fred Upton, David Valadao e Liz Cheney.

E sarebbe proprio lei, Liz Cheney, a guidare la rivolta contro il presidente.

Nata a Madison, Wisconsin, nel 1966, è figlia dell’ex vicepresidente di George W. Bush, Dick Cheney. Cresciuta all’ombra della linea politica (molto dura) del padre contro il terrorismo, ha ereditato il seggio del Wyoming nel 2016 e si profila come il nuovo volto del Partito Repubblicano (è presidente della Conferenza repubblicana della Camera, terza donna a ricoprire questo ruolo dopo Deborah Pryce e Cathy McMorris Rodgers).

Prima della laurea in Giurisprudenza, Liz Cheney ha lavorato per il Dipartimento di Stato e per l’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale. Ha fatto parte dello studio legale White & Case e dell’International Finance Corporation. È co-fondatrice di Keep America Safe, un’organizzazione che si occupa di questioni di sicurezza nazionale.

“Ricorda Margaret Thatcher o qualcuno simile nella storia – ha detto il repubblicano Greg Walden al sito Politico -. È una persona forte, in una posizione importante, una donna dal carattere solido nel direttorio di un partito che, senza di lei, sarebbe dominato da uomini”.

Se c’è qualcosa di certo è che Liz Cheney non cede nelle sue convinzioni né si lascia tentare. Quando il senatore del Wyoming, Mike Enzi, ha annunciato il ritiro nel 2019, il leader repubblicano Mitch McConnell ha offerto a Liz quel seggio per darle più visibilità e favorire un incarico al governo o un’eventuale candidatura alla Casa Bianca. Lei ha rifiutato gentilmente perché – si è scoperto in seguito – voleva diventare la prima donna repubblicana di potere alla Camera dei Rappresentanti.

Tuttavia, molti dei sostenitori di Trump dubitano che riesca a guidare il partito, giacché la stessa vittoria del magnate (outsider della politica) nel 2016 è un indicativo della fine dell’era conservatrice del Partito Repubblicano.

Parlando di Liz Cheney a Politico, il figlio di Trump, Donald Jr., ha dichiarato che “le politiche di Bush-Cheney di guerra eterna in Medio Oriente sono state respinte nelle primarie repubblicane del 2016, e non riflettono più il punto di vista di gran parte degli elettori repubblicani”.

Quando era in corsa per il Senato nel 2014, Liz Cheney ha dovuto affrontare uno scontro con la sorella, Mary Cheney. In un’intervista alla Fox ha spiegato di essere contraria ai matrimoni gay. La sorella è sposata con una donna, Heather, e ha due figli. Indignata dalle parole di Liz, ha postato un messaggio su Facebook accusandola di ipocrisia: “Liz, questo non è un tema sul quale non siamo d’accordo. Semplicemente sei dalla parte sbagliata della storia”. Le due sorelle non si sono parlate per molto tempo.

Liz si è molto arrabbiata anche per la rappresentazione del padre Dick Cheney nel film Vice, interpretato da Christian Bale. Alla consegna del Golden Globe come migliore attore, questo è stato il suo ringraziamento: “Grazie a Satana per avermi dato l’ispirazione per interpretare questo ruolo”. Frasi ovviamente molto criticate dall’ala conservatrice dei repubblicani.

Li Cheney si limitò a pubblicare su Twitter un link con la notizia dell’arresto dell’attore nel 2008, per aggressione alla mamma e alla sorella, aggiungendo: “Probabilmente, Satana lo ispirò anche a fare questo”.

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