È ancora in corsa per vincere e guidare la Cdu, ha perso di un soffio contro Akk due anni fa. Friedrich Merz può essere la sorpresa del congresso democristiano tedesco, spiega il collega di partito Christoph Ploß. Ecco perché
Non è la prima volta che Friedrich Merz prova a conquistare al leadership della Cdu. Nel 2018 venne scavalcato dalla persona considerata la naturale erede di Angela Merkel: Annegret Kramp Karrenbauer.
E ancora prima, agli inizi degli anni 2000, erano lui e Merkel le due figure di spicco del partito cristiano democratico, però poi l’attuale Cancelliera è riuscita a prevalere. Ma stavolta Merz, avvocato e lobbista di lungo corso, sembra potercela fare davvero, a meno che non venga sorpassato all’ultimo da chi, in questa occasione, è designato da molti come il favorito di Merkel e di Akk, la presidente uscente: Armin Laschet.
Quindi, a meno che non si verifichino colpi di scena, cui la politica tedesca, seppure (fortunatamente) con parsimonia, ci ha abituati, è necessario conoscere meglio chi, da molti esperti, viene descritto come il favorito per diventare il prossimo Cancelliere tedesco. Christoph Ploß, giovane parlamentare della Cdu e convinto sostenitore dell’avvocato, è sicuro che sarà lui a prendere in mano l’eredità Merkel.
Perché Friedrich Merz è secondo lei la persona più adatta a guidare non solo la Cdu ma anche la Germania?
Merz è in grado di rivolgersi alle varie correnti della nostra società e simboleggia il necessario slancio nonché il rinnovamento sostanziale di cui il nostro Paese ha assolutamente bisogno. Il profilo politico-finanziario nonché politico-economico di Friedrich Merz sarà di grande aiuto all’Europa anche nell’ambito dei rapporti transatlantici.
Come?
A breve sarà necessario iniziare a condurre nuove negoziazioni per un accordo commerciale con gli Stati Uniti. Merz ha un’esperienza internazionale che si ripercuote anche nella giustificata esigenza di una politica estera europea di maggior peso.
Quale sarà l’approccio di Joe Biden verso la Cina, secondo lei?
La politica economica tra Usa e Cina con il nuovo presidente Joe Biden non si differenzierà molto da quella del suo predecessore Donald Trump. Sarà moderata nello stile, ma rimarrà dura nei contenuti.
E l’Europa?
Noi europei invece dobbiamo chiederci con urgenza come possiamo presentarci uniti davanti agli Usa e alla Cina. Ci sono meccanismi che funzionano bene per quanto riguarda le questioni politico-commerciali con i due poli. Questo modello dovrebbe essere trasposto anche nella politica estera.
E dunque tra Usa e Cina l’Europa chi sceglie?
Merz afferma, altrettanto quanto me, che non dovremmo decidere tra Usa e Cina. Entrambi sono Stati di grande importanza soprattutto per l’economia nazionale italiana e tedesca. Come ha scritto la Faz questa mattina, la Cdu potrà rimanere il partito del popolo solo se riuscirà a proporre la migliore offerta per uscire dalla crisi pandemica.
Cosa ha Merz in più di Laschet?
Seppure Armin Laschet sia visto da molti come il candidato migliore per fungere da collante tra tutti i Peasi europei e portare avanti una politica moderata a livello internazionale, Friedrich Merz ha un un asso nella manica: una carriera internazionale di successo nel mondo degli affari. Per questo motivo tra i vertici del settore economico viene preferito Merz al conservatore-liberale transatlantico, perché saprebbe, per esperienza personale pregressa, come sopravvivere al dopo Merkel soprattutto dal punto di vista economico. La domanda fondamentale da porsi è: “Come può la Germania assicurare la sua prosperità dopo la pandemia?”