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Ai militanti di Maduro le prime dosi di Sputnik V

Il leader del regime venezuelano consegna le prime 100.000 dosi del vaccino russo al personale medico, insegnanti e membri del partito (pro-governo) Movimiento Somos Venezuela. L’accordo con Guaidó per la campagna di vaccinazione

 

“Ora vaccineremo tutto il personale medico, tutto il personale sanitario, ai settori più vulnerabili, e dopo a tutti gli insegnanti […] ma anche a tutti i militanti dell’organizzazione politica Movimiento Somos Venezuela”. Con queste parole il leader del regime, Nicolás Maduro, ha annunciato l’inizio della campagna di vaccinazione in Venezuela, grazie all’arrivo delle prime dosi di Sputnik V.

Tra il 15 e il 20 febbraio arriveranno le prime 100.000 dosi del vaccino russo, grazie ad un accordo di cooperazione tra Mosca e Caracas per combattere la pandemia. Secondo il quotidiano venezuelano El Nacional, si tratta solo del’1% del totale delle dosi concordate con la Russia a novembre, quando una delegazione del governo socialista è arrivata a Mosca per siglare l’intesa.

Oltre ai 10 milioni di vaccini, il Venezuela ha anche prenotato 2,4 milioni di vaccini AstraZeneca tramite il sistema Covax dell’Organizzazione Mondiale per la Salute. Il saldo dei farmaci dovrebbe essere saldato martedì prossimo.

“Ancora non è chiaro da dove arriveranno i fondi per pagare questi vaccini – ha scritto El Nacional -. Il regime di Maduro, in mezzo alla più grande crisi economica della storia del Paese, non ha accesso alle risorse del Paese all’estero, ora sotto il controllo del leader dell’opposizione, Juan Guaidó, riconosciuto come ‘presidente ad interim’ da una cinquantina di Paesi”.

Tuttavia, per agevolare la campagna di vaccinazione, Maduro e Guaidó avevano accordato un tavolo di coordinamento per gestire i vaccini arrivati tramite il Covax. Il rappresentante di Guaidó per gli aiuti umanitari, Miguel Pizarro, ha confermato a Chicago Tribune l’approvazione di “una strategia congiunta”, riconoscendo che è necessario un programma di vaccinazione “consensuale” tra i diversi fattori politici e organizzazione sanitarie. Resta da capire se prevista la vaccinazione prioritaria dei membri del Movimiento Somos Venezuela.


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