In un’economia sempre più orientata al digitale, abbracciando quelle che sono le nuove tecnologie abilitanti, diventa fondamentale guardare al futuro all’insegna della sostenibilità. È così che nasce il manifesto dell’Associazione Nazionale Giovani Innovatori – ANGI sulla smart mobility destinato al decisore pubblico come contributo e linea guida per la mobilità del futuro. iniziativa realizzata in collaborazione con diversi partner sostenitori dell’ANGI tra cui il comitato scientifico dell’Associazione, istituzioni partner, università ed enti di ricerca.
Il manifesto è stato presentato in una conferenza “figital” in cui sono stati illustrati i punti cardine di questo prezioso contributo: dalla regolazione degli incentivi fiscali ai parametri normativi europei e nazionali sulle emissioni di CO2, dal potenziamento delle infrastrutture tecnologiche all’interno delle città ad una maggiore capillarità delle colonnine di ricarica per favorire la mobilità elettrica, dalla valorizzazione della transizione energetica legata all’impiego di fonti di energia rinnovabile fino al car sharing e ad altri esempi di micro-mobilità con l’obiettivo di produrre effetti benefici sull’ambiente allentando il traffico veicolare nei centri urbani e promuovendo una mobilità più razionale, economica ed ecocompatibile.
Un prezioso contributo sul tema della mobilità del futuro legata alla sostenibilità e al mondo delle smart city. Un Manifesto che nasce da un importante confronto orizzontale e trasversale che, prendendo spunto sia dalle interlocuzioni con la rete di partner dell’ANGI tra istituzioni, università e imprese, ha permesso la stesura di questi punti tematici destinati a sensibilizzare la transizione energetica verso un Italia sempre più green e in linea con gli obiettivi dell’Agenda Onu 2030.
Il concetto di mobilità è da sempre inserito all’interno delle necessità e opportunità individuali; d’altra parte, i trasporti siano essi locali o ad ampio raggio rappresentano una struttura strategica per lo sviluppo produttivo di una società ma anche elemento che consente di promuovere l’identità che una comunità costruisce sul territorio. La Cabina di regia “Benessere Italia” su tale riflessione ha avviato un duplice percorso legato in primis al concetto della mobilità come servizio al cittadino e in secondo luogo come attività di monitoraggio e di ascolto territoriale per contrastare il possibile degrado sociale ed ambientale delle periferie e delle aree interne del Paese. Punto importante sottolineato da Filomena Maggino, Cabina di Regia Benessere Italia.
Il Parlamento Europeo è in prima linea per cercare di accorciare le distanze tra le richieste dei i cittadini e le politiche europee. Il settore dove bisogna investire di più è proprio la mobilità, dobbiamo spostare il 70% del traffico merci dalla gomma alla ferrovia ed a vie più navigabili, avere più infrastrutture e per fare ciò serve investimenti settori giusti. Al riguardo, il punto centrale del successo di questa transizione è l’alleanza con l’industria, che deve essere considerata come un alleato fondamentale, si deve investire in ricerca e sviluppo non in maniera astratta, ma su asset che l’industria può portare effettivamente in rete. Punto importante sottolineato da Carlo Corazza, Direttore degli uffici del Parlamento Europeo in Italia.
E le aziende su questo non hanno dubbi. Il futuro è elettrico. Non si tratta di una scommessa, ma di una scelta ben ponderata e di una tecnologia che rappresenta la migliore opzione, in termini di efficienza e sostenibilità, per raggiungere gli obiettivi climatici. I contenuti del Manifesto sono assolutamente in linea con questa visione: per agevolare la transizione verso un futuro a zero emissioni è necessario pianificare in modo coerente e strutturato, investire sull’innovazione, e serve soprattutto un lavoro di squadra che consenta di rendere l’e-mobility accessibile a tutti. Punto importante sottolineato da Stefano Sordelli, Future Mobility Director di Volkswagen Group Italia.