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Quale futuro per le aree artigianali e manifatturiere

Valorizzare il patrimonio imprenditoriale storico e trasformarlo in energia per una nuova partenza.
E’ lo spirito del libro “Matera e il Paip: un futuro ancora possibile?” scritto da Giovanni Volpe e Leonardo Montemurro.

Al centro della vicenda descritta nel volume delle Edizioni Giannatelli con fotografie di Antonello Di Gennaro, c’è la storia di quello che è molto più di un quartiere e che oggi celebra i 45 anni dalla sua istituzione. La pubblicazione indaga le origini dell’impresa artigiana che fece di Matera un modello per l’Italia e ne ripercorre i momenti più importanti a più di quattro decenni di distanza.

Matera racconta la storia dell’uomo, della simbiosi con un territorio unico e di rara bellezza come le mani dei contadini e degli artigiani che hanno plasmato l’identità di una città “antica e operosa”.

La pubblicazione fa luce sulle origini e l’evoluzione del PAIP con l’ausilio di documenti che ricostruiscono l’iter costitutivo, i racconti degli imprenditori e i dibattiti delle diverse parti politiche, allora protagoniste.

Persone che vissero con passione e partecipazione la nascita di queste aree che rappresentavano allora una scommessa professionale e occupazionale, oggi una nuova sfida per il decisivo rilancio di una intera comunità. 

Partendo dalla narrazione delle fasi storiche, il volume raccoglie le proposte degli imprenditori e di quanti sono coinvolti nella vita del PAIP orientate al rilancio di queste aree dal punto di vista produttivo ma anche urbanistico (sono due quartieri della città), per guardare al loro futuro e a quello di Matera, della Basilicata e del Sud Europa più in generale.  

Matera è città dell’accoglienza e della cultura.
Matera è città della conoscenza e dell’innovazione.
Matera è anche città della manifattura, legata alle sue profonde radici di natura artigianale e agricola.
Come afferma Giovanni Volpe: “Matera è anche e soprattutto città della sapienza legata all’abilità dei suoi artigiani che hanno plasmato i Sassi ed hanno messo a servizio della città arti e mestieri”.
“Oggi – prosegue Volpe – la zona Paip è ancora viva con 191 lotti e circa 300 imprese attive. Fondamentale resta il recupero e l’importanza di fare rete ma soprattutto la ricerca di una nuova identità e posizionamento necessaria per rilanciare queste aree manifatturiere e l’intera città di Matera insieme con il suo territorio”.


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