Skip to main content

Anche la Germania spegne la tv di Stato cinese. Ecco perché

Revocata la licenza britannica, anche la Germania spegne il segnale di Cgtn, emittente cinese che crea tensioni in tutto il mondo (tranne che in Italia)

Vodafone Germania ha deciso di interrompere le trasmissioni dell’emittente televisiva statale cinese Cgtn sui suoi servizi via cavo a causa di una disputa tra Regno Unito e Cina relativa alla concessione della licenza. In una nota, la filiale tedesca del gruppo di telecomunicazioni britannico ha dichiarato che spera di ripristinare i servizi, ma che attualmente non dispone di una licenza valida per farlo. Ma non è tutto: perché l’emittente tedesca non ha più la licenza di trasmettere in tutta la Germania.

LA CONTESA…

La settimana scorsa il governo britannico ha revocato una licenza che permetteva le trasmissioni di Cgtn nel Paese dopo aver stabilito che il canale di proprietà statale è “in ultima analisi controllato dal Partito comunista cinese”. Da qui la dura reazione del governo cinese, che ha deciso di oscurare la Bbc sul territorio cinese e ha limitato le sue trasmissioni a Hong Kong. Pechino accusa l’emittente britannica di avere trasmesso servizi sulla Cina che violano i principi imparzialità e verità del giornalismo. E il riferimento, molto probabilmente, è ad alcuni servizi sulla repressione dei musulmani uiguri nella regione occidentale dello Xinjiang.

… ARRIVATA A BERLINO

Come l’agenzia Reuters citando un portavoce dell’autorità di regolamentazione del Nord Reno-Westfalia, Cgtn era stata distribuita in Germania grazie alla licenza dell’autorità britannica Ofcom. Il che apre un interrogativo, visto che secondo i termini di un accordo del 1989 sulla “televisione transfrontaliera”, creato sotto l’egida del Consiglio d’Europa (che ha 47 membri tra cui il Regno Unito), una licenza di distribuzione in un Paese europeo si applica in tutto il continente. Dunque, come sottolinea l’agenzia Nova, essendo l’accordo stato firmato da tutti gli Stati membri dell’Ue, dalla maggior parte dei Balcani e dall’Ucraina, ciò significa che Cgtn potrebbe dover essere disattivata in tutta Europa, sebbene sia possibile che la concessione di una licenza in un singolo Paese possa consentire la ripresa delle trasmissioni a livello continentale”.

LE TENSIONI IN AUSTRALIA

Cgtn è protagonista di un altro fatto di cronaca che sembra confermare l’esistenza di due fronti contrapposti: i regimi (Russia e Cina) da una parte; le democrazie (Il cosiddetto D-10, cioè il G7 più Australia, Corea del Sud e India). Nei giorni scorsi, come raccontato su Formiche.net, è stata presentata — dopo sei mesi di detenzione — l’accusa (spionaggio) contro Cheng Lei, conduttrice australiana di Cgtn di origini cinesi.

E IN ITALIA?

La Cgtn non viene trasmessa nel nostro Paese, neppure tra i canali di news di Sky. Tuttavia, alcune notizie dell’emittente cinese compaiono sull’Ansa, agenzia di stampa che nel marzo 2019 firmò, sulla Via della Seta, un accordo con l’agenzia di stampa ufficiale cinese Xinhua.


×

Iscriviti alla newsletter