L’Europa può e deve svolgere un ruolo da protagonista nella partnership con gli Usa. E l’Italia deve avere un ruolo di primo piano, grazie al nuovo governo di cui fa parte anche la Lega. L’intervento degli eurodeputati leghisti Susanna Ceccardi, Silvia Sardone e Paolo Borchia dalla Cpac
Gli Stati Uniti sono la più grande democrazia del mondo, un punto di riferimento insostituibile per la difesa della libertà e dei valori occidentali: è fondamentale sviluppare e mantenere rapporti solidi tra le due sponde dell’Atlantico, tra Bruxelles e Washington, ma anche e soprattutto tra Italia e America, per affrontare insieme le sfide comuni. Per questo abbiamo preso parte al Cpac 2021 a Orlando, annuale appuntamento dell’universo conservatore statunitense, di cui la Lega è da tempo importante interlocutore.
Un punto di osservazione privilegiato per comprendere da vicino la situazione politica Usa. Sbagliato e riduttivo raccontare — come purtroppo avviene tuttora su molti media — la convention come un raduno unicamente in funzione dell’ex presidente Donald Trump, o accostarla agli inaccettabili eventi di Capitol Hill, ignorando la cifra record di quasi 75 milioni di americani che a novembre hanno votato per il candidato repubblicano: il Cpac 2021 è in realtà un ricco laboratorio di idee e contenuti, un intenso dibattito di grande attualità sui temi che sono cari al mondo conservatore Usa, ma anche un confronto sugli argomenti che, oggi, riguardano tutti noi, dalla lotta alla pandemia ai rapporti con i giganti di Internet, passando per i rischi provenienti dal regime comunista di Pechino e per i nuovi assetti geopolitici mondiali.
Gli Stati Uniti, a prescindere dall’identità dell’inquilino della Casa Bianca, desiderano riaffermare il proprio ruolo nello scacchiere globale e su alcuni temi — quali, per esempio, la valorizzazione delle produzioni locali che punta sul “Made in Usa”, o i rapporti con la Cina — non c’è discontinuità di approccio nonostante il cambio di amministrazione. Ciò che è emerso in maniera evidente in questi giorni, nelle discussioni del Cpac, è purtroppo la quasi totale assenza dell’Europa dal palco, costretta, a dispetto della retorica e della politica degli annunci portata avanti da Bruxelles, a un ruolo sempre marginale a causa della sua scarsa rilevanza: come la Lega chiede da tempo, serve un netto cambio di passo, perché l’Europa può e deve svolgere un ruolo da protagonista nella partnership con gli Stati Uniti. E un ruolo di primo piano dovrà averlo anche l’Italia, grazie al nuovo governo di cui fa parte anche la Lega.
Abbiamo incontrato molti interlocutori d’oltreoceano rappresentanti del Congresso, amministratori locali, commentatori, che hanno espresso grande interesse nei riguardi delle proposte politiche della Lega e del suo leader Matteo Salvini, evidenziando analogia di vedute su materie quali riduzione delle tasse, iniziative a sostegno delle piccole e medie imprese, difesa e sicurezza dei confini. Battaglie culturali e politiche comuni, della Lega e dei conservatori Usa, da difendere e portare avanti insieme.
Oltre a rappresentare una straordinaria occasione per approfondire la conoscenza e la partnership con gli amici americani, partecipare al Cpac 2021, svoltosi in via del tutto eccezionale in Florida su iniziativa del governatore repubblicano di origini italiane Ron DeSantis, ci ha anche permesso di osservare da vicino come gli Usa stiano affrontando la pandemia. Un Paese fortemente colpito dell’epidemia nei mesi precedenti, che oggi combatte la minaccia a testa alta e senza psicosi, con una strategia vaccinale che, numeri alla mano, si sta dimostrando efficace, con aperture dove possibile, regole di buonsenso e casi in forte discesa da settimane. Anche negli Usa, così come in Italia, c’è un forte, fortissimo desiderio di normalità, di poter tornare a vivere, quanto prima, in tutta sicurezza. Anche questo è punto che ci accomuna, su cui lavorare insieme, per sconfiggere il virus, voltare finalmente pagina e guardare insieme alle sfide del domani.
[Foto dal profilo Twitter del Cpac – @CPAC]