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Dopo Navalny toccherà a Kara-Murza? I pedinamenti dei servizi russi

Sopravvissuto a due tentativi di avvelenamento, Vladimir Kara-Murza è tornato nel mirino delle stesse unità dei servizi segreti russi che hanno cercato di colpire Navalny

L’attivista russo Vladimir Kara-Murza teme di finire (di nuovo) avvelenato dai servizi segreti russi. La sua storia ricorda quella di un altro oppositore del regime di Vladimir Putin, Alexey Navalny. Un’inchiesta pubblicata a dicembre dal sito Bellingcat aveva rivelato l’esistenza di un’unità clandestine all’interno dell’Istituto criminalistico dell’Fsb, i cui membri, esperti in medicina e armi chimiche hanno per anni pedinato Navalny e hanno avuto contatti con lui prima che fosse avvelenato il 20 agosto scorso.

Il gruppo sarebbe coinvolto in almeno tre omicidi, ha rivelato sempre Bellingcat: la morte dell’attivista e giornalista Timur Kuashev, quella dell’attivista Ruslan Magomedraghimov e del politico Nikita Isayev.

Nei giorni scorsi la stessa testata, assieme alla russa Insider e al tedesco Spiegel, ha indagato sul ruolo che la stessa unità dell’Fsb e un’altra unità dello stesso servizio, il Direttorato per la protezione dell’ordine costituzionale, hanno avuto in occasione dei tentativi di avvelenamento di Kara-Murza nel 2015 e nel 2017. Risultato? L’unità clandestina “ha sistematicamente pedinato Vladimir Kara-Murza prima di entrambi” gli avvelenamenti. “Il numero di viaggi che coincidono — sette destinazioni con quattordici voli che si sovrappongono — rende statisticamente non plausibile una coincidenza. Il profilo pubblico di Kara-Murza e il modo in cui è stato sistematicamente pedinato hanno anche sorprendenti somiglianze con le altre note operazioni di assassinio di questa unità dell’Fsb”.

Ma i pedinamenti non sono finiti. Già, perché dopo la pubblicazione dell’inchiesta, Kara-Murza si è sentito pedinato e seguito anche sui mezzi pubblici. Così si è messa in moto la macchina di Bellingcat che ha indagato sul numero di targa. Nessun risultato sui database. Invece, cercando su Google e sul “gemello” russo Yandex, ecco un risultato.

“Stesso modello di auto, stesso colore, stesso numero di targa. Ma dov’è parcheggiato?”. Altre ricerche hanno dato la risposta a questa domanda: Ilinka, una delle strade storiche di Mosca, dove hanno sede il Centro antiterrorismo, diversi ministri ma soprattutto il quartier generale dell’Fsb.

Poi la conferma da una fonte: è una macchina dell’Fsb. E Kara-Murza teme per la sua salute. Di nuovo.



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