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Short squeeze & call. Come fare soldi, e tanti, rispettando le leggi

Dopo GameStop, sui social stanno già circolando le liste delle prossime operazioni come fossero un carosello di possibilità. Anche di aziende quotate sui mercati europei. Silvia Castagna, esperta di analisi sociale e comunicazione, racconta il caso finanziario più pazzo del decennio

Negli episodi precedenti

L’hedge fund prende di mira l’azione di una società decotta, ma ancora quotata, e ne stabilisce un prezzo-target molto basso e una data entro la quale sarà raggiunto. Pur non avendo precedentemente comperato le azioni della società, né averle prese in prestito da altri, l’hedge fund le vende (allo scoperto) concorrendo così a fare scendere il titolo al prezzo-target entro la data indicata. Raggiunto il prezzo desiderato, l’hedge fund compra le azioni a prezzo ribassato realizzando forti guadagni sulla differenza tra il prezzo di vendita iniziale (su carta) e di acquisto finale (reale).

Parliamo quindi di guadagni o perdite potenziali fino alla scadenza della scommessa. Viceversa, se le azioni shortate non scendessero ma addirittura salissero, l’hedge fund perderebbe multipli della differenza tra il prezzo iniziale e finale. Il fondo Melvin, che ha erroneamente scommesso sul ribasso di GameStop, ha perso ben il 53% della sua intera dotazione, pari a 6 su 12 miliardi di dollari.

Infatti, gli short sono un meccanismo legale. Ma poiché il mondo è regolato anche dal caos, per Gamestop l’imprevisto ha cambiato la storia.

Tutti gli esperti sostengono da tempo che l’ascensore sociale è rotto. I piccoli trader sono persone normali, alle prese con i problemi comuni. Investono i risparmi, hanno quasi tutti un titolo di studio sufficiente per decodificare le leggi, sono digitali, non trovano lavoro o sono bloccati dal lockdown mondiale e hanno solo il tempo di guardare alla borsa come possibilità di crescita personale. I piccoli trader hanno capito che le operazioni di shortaggio degli hedge fund, soprattutto quando sono giganteschi e la data di scadenza è imminente, possono rappresentare un biglietto della lotteria per la vita.

Come: ovviamente investendo massicciamente nel titolo shortato e facendone risalire il valore. Ma, alla semplice compravendita di un titolo, già volatile (perché conteso), si aggiungono le call. Con la call, in pratica, l’investitore scommette sul rialzo del titolo, fino ad un prezzo target, entro una certa data, superato il quale i multipli di guadagno sono stellari.

I piccoli risparmiatori, visto lo spazio di manovra sui titoli oggetto di short a scadenza, si sono organizzati in gruppo e fanno quello che normalmente fanno gli hedge fund: investono! L’anomalia sta nelle dimensioni del gruppo di investitori che hanno risposto alla chiamata sui social. Una marea.

L’Airbnb della finanza

Nei gruppi aperti o chiusi che troviamo sui social come Reddit (uno di questi è WallStreetBets) i piccoli investitori decidono modi e tempi e contrattaccano le strategie degli hedge fund realizzando impensabili guadagni in pochi giorni. A mio avviso non si tratta di Main Street contro Wall Street, ma di spazio-opportunità. Secondo la nota regola fisica per cui i vuoti si riempiono, i piccoli investitori organizzati seguono semplicemente le regole della finanza.

Per pagare le perdite dello shortaggio andato male gli hedge fund sono costretti a vendere le azioni normali che hanno in portafoglio e, se non basta, a chiedere aiuto ad altri fondi che probabilmente faranno altrettanto. Con il risultato che la borsa complessivamente si deprime. La settimana di battaglia su GameStop è coincisa con la settimana peggiore di Wall Street da ottobre 2020. Coincidenza?

L’altissimo flusso di negoziazioni di titoli di Gamestop ha mandato in tilt le piattaforme gratuite di trading, che hanno dovuto sostenere costi rilevanti imprevisti. Robinhood, la piattaforma più famosa, all’apice della contesa sul titolo ha preso l’infelice decisione di chiudere ai clienti la funzione di acquisto, lasciando aperta solo l’opzione di vendita. Cosa che ha prodotto un vistoso calo del titolo.

Quello di Robinhood è apparso a tutti un attacco unilaterale al Capitalismo, con la C maiuscola. La sollevazione popolare che ne è seguita ha costretto la piattaforma a riaprire tutti i servizi di trading e ad accedere ad una linea di credito da 1 miliardo di dollari per passare la nottata. Ma quante nottate potrà passare la piattaforma per mantenere il servizio gratuito prima di fallire? Poche. Tant’è che proprio oggi Robinhood ha deciso di sospendere la propria quotazione, una delle IPO più importanti del 2021, per rivedere il modello di business e ripianare le perdite.

Etica

Appare a tutti evidente che la vendita di un titolo o bene non posseduto è lecita solo in finanza. Provate a vendere l’auto del vostro vicino o la Fontana di Trevi e vi suoneranno i Carabinieri. Ma su chi è ricaduta la colpa di cospirazionismo finanziario? Sui piccoli risparmiatori organizzati, che sono la popolazione generale. Anche nel caso di WallStreetBets, il gruppo di investitori che dialoga su Reddit utilizzando meme e il linguaggio dei cartoons , da cui è partito tutto, non c’è un vero amministratore.

La politica e la business community hanno fiutato i pericoli della situazione ma anche il consenso che essa può portare. Chi si schiererebbe mai con un hedge fund spregiudicato senza uscirne con le ossa rotte? La scelta di campo è stata facile.

Inaccettabile! Ha tuonato Alexandra Ocasio Cortez, dell’ala sinistra dei Democratici, schierandosi con i piccoli risparmiatori. Attacchi furibondi sono arrivati anche da Elon Musk, ceo di Tesla, che con un Tweet (#gamestonk) ha fatto salire in un giorno GameStop alle stelle (altro hashtag #tothemoonandback). I gemelli Winkelvoss, quelli di Facebook, che ora sono iper-miliardari con le cripto e la piattaforma Gemini, che sta per aprire all’azionario. Il gigante BlackRock con Larry Fink. E ancora, Nancy Pelosi, i membri del Congresso e per finire, in un comunicato, la Casabianca di Biden ha dichiarato di monitorare la situazione. Buona ultima è arrivata anche la SEC.

Calma. Non succederà niente di particolare perché queste sono le leggi del mercato e tutto quello che verrà regolato in un Paese semplicemente sposterà il flusso verso altri mercati.

Potrebbe invece cambiare l’approccio delle società normali che si quotano nell’ottica di reperire risorse per la propria crescita. Il target dei piccoli risparmiatori organizzati, millennials e in parte generazione Z, può diventare un asset importante per brand che vogliano posizionarsi dalla parte delle persone normali.

Le tecniche di comunicazione finanziaria appaiono però lontane anni luce da questa nuova leva di investitori e questo potrebbe diventare un tema interessante da esplorare. Come relazionarsi con questi investitori? Quale forma di comunicazione, quali canali, quali messaggi.

Come dobbiamo considerare la sollecitazione all’acquisto, normalmente regolata in modo piuttosto stringente, quando vediamo enormi cartelloni pubblicitari digitali che invitano a comperare e tenere Gamestop, apparsi a Denver e a Times Square; o striscioni volanti attaccati alla coda dell’aereo in volo per ore sopra a Venice, California? E tutti i messaggi nei gruppi dei social dove le mani con i diamanti significano guadagnare, le mani di carta significano perdere e così via, come li intercettiamo o dirottiamo a nostro favore?

Occorre fare presto, perché sui social stanno già circolando le liste delle prossime operazioni come fossero un carosello di possibilità. Anche di aziende quotate sui mercati europei. Oggi è stato il turno dell’argento…


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