In un documento intitolato “Il fattore odio”, un gruppo di ministri e parlamentari israeliani invitano le piattaforme a segnalare i contenuti avversi agli ebrei
Israele punta sui social network per combattere l’antisemitismo. In un documento intitolato “Il fattore odio”, un gruppo di ministri e parlamentari israeliani invitano le piattaforme a segnalare i contenuti avversi agli ebrei. “Le compagnie dovrebbero istituire politiche simili a quelle che si impiegano per etichettare la disinformazione sul Covid-19 e le elezioni presidenziali degli Stati Uniti”.
Il testo, scritto dal ministro degli Affari strategici e il ministero degli Affari della diaspora, è stato consegnato a rappresentanti delle principali imprese di social network, secondo un comunicato dell’Ufficio del primo ministro di Israele. I parlamentari hanno chiesto anche una definizione chiara dell’incitazione all’odio e l’adozione della definizione di antisemitismo dell’Alleanza Internazionale per il Ricordo dell’Olocausto, che considera incitazione all’odio parlare male di Israele.
“Il popolo ebraico e lo Stato di Israele sono costantemente attaccati attraverso l’incitazione, la diffusione di informazione erronea e le bugie sfacciate – ha dichiarato il ministro degli Affari strategici israeliano, Michael Biton -. Abbiamo speciale interesse nel prendere l’iniziativa di questa vicenda e stiamo chiedendo ai media che comincino ad assumere la propria responsabilità e agiscano per applicare politiche più chiare, efficaci e trasparenti”.
Per il ministro degli Affari della diaspora, Omer Yankelevich, “la libertà di espressione non deve proteggere l’incitazione violenta e l’antisemitismo. Riconosciamo che i social stanno assumendo contromisure rispetto alle teorie cospirative e facendo passi per eliminare l’Olocausto, tanto su Facebook e Amazon. Ma, purtroppo, questo non è sufficiente”, si legge sull’agenzia Ajn.
Facebook già lavora per eliminare l’incitazione all’odio, inclusa la negazione dell’Olocausto. A luglio, la Conferenza sulle rivendicazioni materiali ebraiche contro la Germania ha prodotto un video con i sopravvissuti all’Olocausto nel quale chiedono a Mark Zuckerberg, ceo di Facebook, a chiudere le pagine con contenuti che negano il genocidio.