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Investimenti per 9 miliardi e nuove gare. Il bilancio 2020 di FS

Nell’anno della pandemia da Covid-19 il gruppo contribuisce al Pil italiano per il 2,4% del totale. L’Ad Gianfranco Battisti: “Impegnati a supporto della ripresa del Paese”

Investimenti tecnici in Italia pari a circa 9 miliardi di euro (+5% sul 2019) di cui il 98% sul territorio nazionale e oltre 7 miliardi di euro in infrastrutture ferroviarie e autostradali, investimenti di nuove gare per 21 miliardi di euro, un apporto sul Pil italiano del 2,4%, con un impatto occupazionale equivalente pari a 260 mila unità, e un valore economico distribuito di 9,6 miliardi di euro, pari all’88% del valore generato, con un +7% rispetto al 2019. Sono alcuni dei dati contenuti nella relazione finanziaria annuale 2020 del gruppo FS Italiane guidato dall’Amministratore delegato Gianfranco Battisti e approvato oggi dal cda. Secondo l’azienda nell’anno della pandemia il gruppo FS ha sostenuto le filiere produttive del Paese attraverso anticipazioni finanziarie per circa 1 miliardo di euro (nel 2019 erano stati 381 milioni di euro).

L’IMPATTO DEL COVID

L’emergenza sanitaria ed economica provocata dal Covid-19 e le restrizioni che hanno interessato il mondo dei trasporti ha impattato sui conti di Ferrovie, così come per tutte le filiere produttive industriali del Paese, ma FS, secondo i risultati della relazione finanziaria 2020, si conferma primo gruppo industriale per investimenti tecnici in Italia. La pandemia ha avuto sui ricavi un impatto di 1,7 miliardi ma il gruppo è riuscito a contenere le perdite a 562 milioni di euro.

LE PAROLE DELL’AD BATTISTI

“La crisi pandemica ancora in corso sta rappresentando contestualmente una forte discontinuità strategica e operativa e un’opportunità per abilitare un percorso di resilienza trasformativa che consenta al gruppo Fs Italiane e alle società che ne fanno parte di emergere più forti facendo leva sull’esperienza maturata a partire da marzo 2020”, ha dichiarato l’Amministratore delegato Gianfranco Battisti. “Il contesto in cui ci troviamo ha necessariamente richiesto una riflessione approfondita sull’evoluzione  dei settori di riferimento che, oltre a identificare le azioni 2021  per il rilancio, delinea il ruolo che il gruppo Fs potrà assumere per   il Sistema Paese al fine di rafforzare il suo ruolo di centralità per lo sviluppo dell’Italia, anche nell’ottica di favorire sempre più la mobilità di persone e cose nel prossimo decennio”. “Infatti, Fs Italiane ha istituito una Task-Force finalizzata al governo delle azioni del gruppo connesse al Pnrr con l’obiettivo di   coordinare lo sviluppo del Piano approvato, con riferimento ai Progetti di cui Fs Italiane sarà Soggetto responsabile, monitorandone l’avanzamento e la realizzazione. In tal modo verrà assicurato il costante allineamento con la struttura di governance definita a livello nazionale per la realizzazione del Piano stesso. Questa Task-Force monitorerà gli aggiornamenti del Piano fino alla sua approvazione al fine di individuare i Progetti di potenziale interesse per il gruppo FS Italiane”, ha continuato Battisti.

SOLIDITÀ FINANZIARIA

Nonostante gli effetti del Coronavirus, il gruppo FS Italiane mantiene un elevato livello di solidità patrimoniale e finanziaria, con mezzi propri che a fine 2020 superano  i 41,4 miliardi di euro. La Posizione Finanziaria Netta, che si attesta a 8,9 miliardi di euro, varia per poco più di 1,2 miliardi di euro rispetto al 31 dicembre 2019, con un rapporto Pfn/Patrimonio netto a 0,2. Anche i giudizi delle agenzie di rating (”BBB” da Standard Poor’s e ”BBB-” da Fitch) danno pieno riconoscimento della   affidabilità patrimoniale e finanziaria del gruppo.

SOSTENIBILITÀ

L’obiettivo del gruppo FS è essere carbon neutral entro il 2050. La sostenibilità, ambientale, sociale ed economica, è confermata dalla relazione finanziaria come elemento guida per la definizione di scelte strategiche e operative. In campo ambientale FS conferma il miglioramento del trend delle emissioni e ha raggiunto la fascia di Leadership, conil punteggio A- del rating emesso da Carbon Disclosure Project, una delle principali organizzazioni del settore. In ambito sociale, la sostenibilità si concretizza anche grazie alla rete delle “Sale Blu”, che ha visto salire a 332 le stazioni attive nel 2020. Una rete sempre più estesa, che garantisce una capillare accessibilità al viaggio e un’attenzione alle esigenze delle persone con disabilità. Sempre nel corso del 2020 è stata istituita inoltre la “Sala Blu Nazionale”, a supporto dell’attività telefonica delle “Sale Blu”, e per il presidio e il miglioramento dei servizi dedicati alle persone con disabilità e a ridotta mobilità.

EBIDTA E EBIT

L’esercizio di FS nell’ultimo anno, spiega l’azienda, in assenza di impatti da Covid, concentrati quindi nel settore trasporto passeggeri e, in misura inferiore, merci, avrebbero chiuso largamente in positivo, in piena continuità con gli ultimi anni, anche grazie alle buone performance degli altri settori di business del gruppo. I ricavi operativi del gruppo scendono, rispetto all’esercizio 2019, a 10,8 miliardi di euro, con un decremento complessivo di 1,6 miliardi di euro (-12,8%). Al decremento dei ricavi si accompagna la decrescita dell’Ebitda di 976 milioni di euro, che pur rimanendo positivo arriva 1,6 miliardi di euro verso i 2,6 miliardi di euro dell’anno precedente (-37,4%), scontando però effetti covid per circa 1 miliardo di euro (con l’ebitda Margin che passa conseguentemente dal 21% al 15%). L’ebit, di conseguenza, diminuisce, passando dagli 829 milioni di euro positivi nel 2019 ai 278 milioni di euro negativi del 2020 (-133,5%),  dopo un impatto legato al Coronavirus pari a -999 milioni di euro, così come il risultato netto di periodo, che scende a -562 milioni di  euro (-1.146 milioni di euro rispetto al 2019; -196,2%) a valle di effetti Covid per 986 milioni di euro. I ricavi da servizi di trasporto, pari a 5 miliardi di euro, segnano un decremento di 2,5 miliardi di euro rispetto al 2019 (di cui 2,3 miliardi per effetto Covid).

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