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Copasir, ora un presidente dell’opposizione. Scrive Vito (Fi)

Assemblata la squadra per la Sicurezza nazionale il governo e la maggioranza dovranno presto occuparsi degli equilibri interni al Copasir, il comitato parlamentare di controllo dell’intelligence. Nonostante ci siano state eccezioni in passato (D’Alema), la presidenza spetterebbe all’opposizione. La versione di Elio Vito, deputato di Forza Italia e componente del Copasir

Con il completamento della squadra del governo Draghi (sinceri auguri di buon lavoro a tutti), può forse essere opportuno svolgere qualche ulteriore riflessione per quanto riguarda il delicato settore della sicurezza nazionale.

Il Presidente del Consiglio dei Ministri, avvalendosi della facoltà attribuitagli dall’art. 3 della legge 124 del 3 agosto 2007, ha ritenuto opportuno delegare le funzioni che non gli sono attribuire in via esclusiva ad una Autorità delegata, nominando Sottosegretario il Capo della Polizia, Prefetto Franco Gabrielli (particolari auguri di buon lavoro a lui!).

Non occorre certo qui ricordare, rispetto ad alcune ipotesi circolate in ambienti giornalistici, che lo stesso articolo di legge prevede che l’Autorità delegata non può esercitare ulteriori funzioni di governo.

Resta ora ancora sospesa la questione della composizione e della Presidenza del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir), disciplinata dall’art. 30 proprio della legge 124/2007.

Che il controllo parlamentare in questa materia abbia una sua centralità è testimoniato anche dal fatto che ad esso è dedicato un intero capo, il IV, della legge.

Come si diceva, le questioni fondamentali previste dalla legge sono due: la rappresentanza paritaria della maggioranza e delle opposizioni nella composizione del Comitato e che il suo Presidente sia eletto tra i componenti dei gruppi di opposizione.

Con la consueta correttezza, l’attuale Presidente del Comitato, Raffaele Volpi (Lega, all’opposizione al momento dell’elezione, ma ora in maggioranza) ha già chiesto chiarimenti ai Presidenti dei due rami del Parlamento in relazione alla situazione verificatasi dopo la fiducia parlamentare al governo Draghi.

Il Comitato, infatti, è attualmente composto da 9 rappresentanti dei gruppi di maggioranza ed 1 solo dei gruppi di opposizione ed è presieduto. come si è detto, da un autorevole rappresentante della maggioranza.

La storia parlamentare è sempre piena di precedenti e di analogie, ed anche in questo si potrebbe ricorrere al precedente capitato dopo la fiducia al governo Monti, quando si decise di proseguire con una  composizione non paritaria del Comitato e di continuare ad affidarne la Presidenza all’on. Massimo D’Alema, appartenente alla maggioranza.

A mio modesto avviso, però, oltre che richiamarsi ai precedenti parlamentari, è necessario avere il senso dell’opportunità politica ed istituzionale di comprendere e rispettare lo spirito della legge 124 nel prevedere la composizione paritetica del Comitato e soprattutto, mi permetto di dire, la Presidenza assegnata ad un rappresentante dei gruppi di opposizione.

In tempi di emergenza, quali quelli che stiamo vivendo, ed in un settore strategico quale quello della sicurezza nazionale, bisogna da una parte evitare inutili contrapposizioni ideologiche e dall’altra avere un sostanziale rispetto dei diversi ruoli, e del ruolo dell’opposizione in particolare, decisivo in una democrazia.

Sottraiamo questo settore alle polemiche politiche ed i gruppi parlamentari di maggioranza manifestino la volontà di eleggere, come prevede la legge, alla Presidenza del Copasir un rappresentante dell’opposizione che la rivendica.


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