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L’accordo tra Guaidó e Maduro nel nome di AstraZeneca

Il regime venezuelano e il governo ad interim hanno raggiunto un’intesa per l’acquisto di 12 milioni di dosi, che saranno fornite direttamente dal programma Covax dell’Oms. Con l’approvazione degli Usa

Il Parlamento venezuelano guidato dal presidente ad interim, Juan Guaidó, ha approvato un accordo con il regime di Nicolás Maduro per accedere al programma Covax dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, e acquistare così circa 12 milioni di dosi di vaccini. Si tratta di una storica intesa politica tra le due parti in conflitto in Venezuela per cercare di contenere l’emergenza sanitaria nel Paese sudamericano.

L’accordo presume l’uso di circa 30 milioni di dollari delle riserve internazionali del Venezuela, bloccati all’estero dallo scontro tra il regime venezuelano e l’opposizione. Il denaro sarà dunque trasferito direttamente alle autorità di Covax e non sarà mai gestito né da Maduro né da Guaidó. Ad oggi, il piano prevede che il primo lotto di farmaci sarà AstraZeneca.

Nondimeno, resta il fatto che le principali istituzioni sanitarie del Venezuela sono controllate da Maduro, per cui la conservazione e la distribuzione dei vaccini saranno legate alle decisioni del governo socialista. Ad aumentare le complicazioni si aggiunge la mancanza di un chiaro programma per la vaccinazione della popolazione in Venezuela.

Il medico venezuelano Julio Castro ha dichiarato al quotidiano El País che il piano Covax per fornire le prime dosi di vaccini in Venezuela è quasi pronto e manca solo il pagamento del lotto, che dovrebbe arrivare tra aprile e maggio. In Venezuela è già stato vaccinato con Sputnik V un ridotto gruppo di medici, infermieri, militari e membri tesserati del Partito Socialista Unito del Venezuela (Psuv), che sostengono il governo di Maduro.

L’ambasciatore degli Stati Uniti in Venezuela, James Story, ha voluto congratularsi per l’intesa, che lascia da parte le questioni politiche a favore della sicurezza sanitaria: “Dovrei congratularmi con il regime e con il governo ad interim del presidente Juan Guaidó che si sono seduti a negoziare tre volte per cercare un accordo su come lavorare con l’Organizzazione Panamericana per la Sanità e anche con l’Unicef e portare vaccini in Venezuela”.

Questa non è la prima volta che si raggiunge un accordo sul virus in Venezuela. A giugno del 2020 si era diffusa la notizia di un accordo tra il regime e Guaidó per lavorare insieme nella gestione della crisi per il Covid-19, ma alla fine nulla è stato fatto.

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