Skip to main content

L’economia green di papa Francesco diventa una scuola

Di Nunzio Ingiusto

Tre mesi dopo l’evento che Francesco ha voluto ad Assisi per ribadire l’urgenza di fermare le devastazioni della terra ad opera dell’uomo, parte il sito “Francesco economy” con lezioni del Patriarca di Gerusalemme, Mons. Pierbattista Pizzaballa, dello storico Giacomo Todeschini, dell’economista Julie Nelson

Chi vuole, si segni questo sito: https://francescoeconomy.org/ e saprà come la pensa il più influente degli ambientalisti. Chi? Papa Francesco. Ha ispirato il corso di formazione on line sull’ambiente che parte il 3 marzo. Un evento senza precedenti che ci rafforza nella lotta contro i cambiamenti climatici e al tempo stesso convince per la universalità dei messaggi.

Succede tutto tre mesi dopo l’evento che Francesco ha voluto ad Assisi per ribadire l’urgenza di fermare le devastazioni della terra ad opera dell’uomo. Devastazioni di ogni tipo, in ogni parte del mondo. Quanto sta passando quel messaggio? Quanti potenti si sono uniti in questo inizio d’anno – ancora stordito dalla pandemia – in quella catena della solidarietà che avanza per il mondo? Il Papa ad Assisi ha indicato una strada. Un percorso non esaustivo, dato che la complessità non gli è mai sfuggita, sin dall’Enciclica Laudato si’. I concetti hanno bisogno di diventare azioni, politiche attive, decisioni.

Il corso ospita tra l’altro lezioni del Patriarca di Gerusalemme, Mons. Pierbattista Pizzaballa, dello storico Giacomo Todeschini, dell’economista Julie Nelson. Sul sito, ovviamente, si trova l’elenco completo delle attività. Ci si muove dalla considerazione di quanto l’economia sia diventata la grammatica del linguaggio sociale ed una priorità , se si vuole cambiare il mondo. Luigino Bruni, coordinatore scientifico di Francescoeconomy.org la spiega così: “Con il terzo millennio, siamo entrati definitivamente nell’era dei beni comuni. Se continuiamo a sentirci proprietari e padroni della Terra, dell’atmosfera, degli oceani, continueremo soltanto a distruggerli. Dobbiamo, presto, imparare a utilizzare i beni senza esserne padroni, dobbiamo velocemente apprendere l’arte della gratuità, il principio dell’altissima povertà di Francesco d’Assisi: l’uso senza proprietà”.

D’altra parte le lezioni si muoveranno tra “il già e il non ancora”. Nell’anno della pandemia le manifestazioni per il clima si sono rallentate. Ma la tensione ideale non si è affievolita. I giovani e i volontari hanno continuato a scambiarsi messaggi allargando molto la formazione. La Chiesa si fa carico di modificare comportamenti e diffondere messaggi persuasivi. Nelle lezioni si parlerà certamente di Europa con un occhio alle scelte che i governi stanno facendo per la transizione green. Se imboccheranno una strada scorrevole….ora per giunta benedetta da Santo Padre.



×

Iscriviti alla newsletter