Il Centro per il libro e la lettura ha presentato questa mattina il “Libro Bianco sulla lettura e i consumi culturali in Italia (2020-2021). Idee, riflessioni e strategie per la ripartenza dopo la pandemia”. E il ministro Franceschini durante il suo intervento ha annunciato una legge per il mondo dell’editoria che vada oltre l’emergenza. Ecco tutti i dati, incoraggianti, sulla lettura in Italia
“Abbiamo insediato al ministero un tavolo che vuole scrivere entro la fine della legislatura una legge che si integra su quelle già approvate positivamente e già in vigore ma che immagini di aiutare il libro e la filiera dell’editoria come avviene per il cinema, cioè aiutare tutte le parti. Nel mondo del cinema si aiutano i distributori, gli autori, i registi, i produttori, gli esercenti delle sale cinematografiche e tutta la filiera. La stessa cosa vogliamo fare, con questo modello, nell’intera filiera del libro”. Ha esordito così il ministro della Cultura Dario Franceschini durante la presentazione in streaming del Libro Bianco sulla lettura del Centro per il libro e la lettura presentato questa mattina. Aiuti quindi al mondo del libro che vanno ben oltre la contingenza dell’emergenza.
LA PRESENTAZIONE DEL VOLUME
L’evento “Voltare pagina. Idee, riflessioni e strategie per la ripartenza dopo la pandemia” ha tracciato un bilancio degli ultimi mesi del mondo dei libri e ha ragionato a più voci sugli scenari futuri, dando anche buone notizie al settore secondo la ricerca contenuta nel Libro Bianco, realizzato con la collaborazione dell’Aie e l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.
Oltre al ministro Franceschini, tra i relatori vi erano Flavia Piccoli Nardelli, capogruppo del Partito Democratico in Commissione “Cultura, Scienza e Istruzione” alla Camera dei deputati e ideatrice della “legge sul libro” entrata in vigore il 13 febbraio 2020, Marino Sinibaldi, presidente del Centro per il libro e la lettura, Angelo Piero Cappello, direttore del Centro per il libro e la lettura, Ricardo Franco Levi, presidente dell’Associazione Italiana Editori, Giovanni Peresson, Ufficio studi dell’Associazione Italiana Editori, moderati dal giornalista Paolo Conti, editorialista del Corriere della Sera.
I DATI DELLA RICERCA
Durante i primi mesi di lockdown si era registrata una contrazione nella lettura, ma poi gli italiani sono tornati a leggere con un’intensità ancora maggiore rispetto al periodo precedente alla pandemia.
I lettori sono passati dai 26,3 milioni di ottobre 2019 ai 27,6 milioni di ottobre 2020. E il fatturato complessivo ha registrato un +2,3% a fine 2020, con una tendenza in crescita anche nelle prime otto settimane del 2021 (+25% nei libri a stampa). “I buoni dati di inizio 2021, con le vendite dei libri a stampa nel trade in crescita del 25% nelle prime otto settimane, ci confermano che la strada intrapresa è quella giusta”, ha detto Ricardo Franco Levi, presidente di Associazione Italiana Editori (Aie). “Il sostegno delle istituzioni, unito alla capacità di innovazione degli editori e di tutta la filiera del libro, possono dare un grande contributo alla crescita della lettura e quindi dello sviluppo culturale ed economico del Paese”, ha concluso.
Gli italiani che leggono libri cartacei fra i 15 e i 75 anni d’età sono il 55%, se consideriamo e-book e audiolibri, il 61%, tendenza ancora bassa se paragonata ad altri Paesi, ma in crescita. Infatti i lettori di e-book sono passati dal 20% al 32% della popolazione tra i 15 e i 75 anni, contando sia chi legge solo e-book, sia chi li alterna ai libri di carta. Anche gli audiolibri stanno andando bene, e il prestito bibliotecario digitale ha registrato +250% durante il primo lockdown, +103% a dicembre 2020. La filiera editoriale, dal momento che le fiere sono state tutte rimandate, ha sviluppato piattaforme di scambio di diritti che hanno sopperito a queste chiusure, mandando avanti il mercato.
CRESCITA E AIUTI ALLA FILIERA
Vediamo quali sono i fattori che hanno portato a un dato in crescita della lettura. Innanzitutto molti editori si sono riorganizzati e hanno puntato sul digitale, proponendo anche nuovi autori e nuovi titoli. Ma anche i provvedimenti del governo hanno fatto sì che il libro, considerato bene essenziale, abbia avuto modo di “vivere” anche durante il lockdown con le librerie aperte.
Quest’anno sono arrivati agli operatori del settore, che non annoverano solo editori e librerie, ma anche i traduttori, finanziamenti pubblici con 30 milioni di euro per 18App, bonus cultura di 500 euro per i diciottenni, 15 milioni di rifinanziamento per Carta cultura, 30 milioni di fondo per gli acquisti delle biblioteche di pubblica lettura, 10 milioni di aiuti ai piccoli editori, 12 milioni agli editori turistici e d’arte, 10 milioni di crediti d’imposta alle librerie, 5 milioni in aiuti ai traduttori.
UN MESSAGGIO DI RIPARTENZA DEL SETTORE
Adesso il messaggio del Centro per il libro è sostanzialmente quello di rilanciare la ripartenza, con 35,4 milioni di euro dei quali 8,7 milioni di dotazione ordinaria, sommando il 2020 e il 2021, e il resto di dotazione straordinaria con una destinazione già obbligata, come ha spiegato il direttore del Centro per il libro e la lettura, Angelo Piero Cappello. Il Cepell gestisce il Fondo per l’attuazione del Piano Nazionale d’Azione per la promozione della lettura, che tra il 2020 e il 2021 prevede il finanziamento di progetti e iniziative attraverso bandi e convenzioni.
“Il dato resistente della lettura va interpretato anche come reazione di fronte alla situazione drammatica della pandemia. Evidentemente nei libri e la lettura abbiamo cercato, se non delle risposte, un modo per mettere ordine alle domande, alle inquietudini, alle angosce di questo momento particolare”. Le parole di Marino Sinibaldi, presidente del Centro per il libro e la lettura, hanno messo l’accento su uno dei motivi fondamentali per cui il libro può lenire una sofferenza. “Di fronte al moltiplicarsi di possibilità e piattaforme digitali che tutti in questi mesi abbiamo sperimentato – ha altresì aggiunto Sinibaldi – il fatto che la lettura mantenga e forse accresca il suo spazio se può essere un dato incoraggiante anche sul piano economico e industriale è soprattutto molto significativo dal punto di vista psicologico, culturale e, verrebbe da dire, morale”.
Qui disponibile il Libro Bianco sulla lettura e i consumi culturali in Italia (2020-2021)
Qui disponibile la presentazione di Giovanni Peresson