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Oro liquido, il mercato nero del vaccino che viaggia in rete

Una dose può costare fino a 1000 dollari, ma spesso è falsa. Tra le cause del fenomeno c’è il rallentamento delle campagne di vaccinazione in molti Paesi

Le autorità messicane hanno sequestrato un lotto di circa 6000 dosi del vaccino russo Sputnik V. In un primo comunicato, il personale dell’esercito ha confermato l’avvio delle indagini per capire la provenienza dei farmaci, sottintendendo la possibilità di un furto. Tuttavia, un portavoce del Sistema di Amministrazione Doganale messicano ha confermato che i vaccini non corrispondono all’etichetta, la misura e la forma di Sputnik V.

La Russia ha subito chiarito che si tratta di vaccini falsi e di un’operazione di “provocazione” dell’Occidente per danneggiare l’immagine di Sputnik V a livello globale. Il Fondo Russo di Investimento Diretto ha voluto rilevare che nei flaconi c’erano evidenti errori ortografici in russo. Sull’account Twitter di Sputnik V è stato scritto che la procedura di invio aveva violato tutti i passaggi di sicurezza. La destinazione di questi farmaci falsi però è confermata: sarebbero dovuti arrivati con un aereo privato a San Pedro Sula, la città più abitata dell’Honduras. Il traffico di Sputnik V falsi, come di altri farmaci, è già un grave problema nel continente africano, ma non solo.

Mesi fa la Commissione Europea ha lanciato l’allarme sulla distribuzione parallela di vaccini anti-Covid-19 nel mercato nero. Il portavoce Eric Mamer diede notizie sul monitoraggio del fenomeno insieme all’Ufficio europeo per la lotta antifrode. Il giro d’affari sarebbe di circa 2,6 miliardi di euro per 407 milioni di dosi. L’avvertimento è arrivato dopo le dichiarazioni del premier della Repubblica Ceca, Andrej Babis, sul mercato di vaccini AstraZeneca attraverso intermediari. L’appello agli Stati è di controllare la provenienza dei farmaci e segnalare alle autorità qualsiasi irregolarità.

L’International Criminal Police Organization (Interpol) ha lanciato l’allerta mondiale alle forze dell’ordine dei 194 Paesi membri chiedendo di prepararsi contro le reti del crimine organizzato che operano sul mercato nero dei vaccini, sia fisicamente sia su internet. “Mentre i governi lanciano i vaccini, le organizzazioni criminali pianificano di infiltrarsi o di interrompere le catene di forniture – si legge in un comunicato -. Inoltre, si concentreranno nei magazzini e nella distribuzione. L’alta richiesta, sommata alle forniture limitate, hanno trasformato i vaccini in ‘oro liquido’ per i criminali”. Per scongiurare il fenomeno, l’Interpol ha presentato un protocollo di sicurezza che è diventato un riferimento per gli ufficiali di prima linea in tutti i Paesi coinvolti.

L’Interpol ha segnalato che sul Deep Web si possono già trovare dosi di vaccini anti-Covid 19 (di origine e autenticità sconosciute) a circa 150 euro. L’Europol segue anche la traccia di fiale vuote, che successivamente vengono riempite con qualsiasi sostanza, e poi vendute come vaccini.

Lisa Forte, specialista in cyber security di Red Goat, ha detto al New York Times che i vaccini “sono l’asset di più valore in questo momento. Naturalmente, ciò attrae cyber-delinquenti altamente qualificati, gruppi criminali e anche attori statali”.

La compagnia di cyber security Check Point ha avvertito che si sono stati individuati 340 annunci in 34 siti web sulla vendita di vaccini illegali contro il Covid-19. Un mese prima, erano stati individuati solo otto siti web.

Alcune di queste piattaforme offrono la possibilità di pagare con la moneta digitale Bitcoin, che permette oscurare la tracciabilità. Secondo il report di Check Point il prezzo iniziale era di 250 dollari, mentre ora supera i 1000 dollari. Tra le cause di questa proliferazione delle offerte nel mercato nero c’è il rallentamento delle campagne di vaccinazione in molti Paesi. “Le persone non vogliono aspettare settimane e anche mesi per ricevere il vaccino dal governo del proprio Paese”, sostiene la compagnia.

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