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Nessuno sa dimenticare come un pescatore. A differenza dei velisti

A bordo di un peschereccio di 70 tonnellate continua il viaggio in Norvegia in compagnia della saggezza dei pescatori in quel del Fiordo di Vestfjorden

Meno male che c’è il mare, perché se non ci fosse
ci toccherebbe andare a pescare con le barche in spalla.
Detto Norvegese

“Noi siamo pescatori, il brutto tempo ce lo dimentichiamo”.
Siamo a bordo di un peschereccio di 70 tonnellate, riccamente decorato all’interno con schermi di ogni tipo e all’esterno con misteriosi apparati per fare scempio di merluzzi nei mari più inclementi d’Europa, e improvvisamente eccola l’illuminazione, la grande differenza, il golfo tra il velista e il pescatore.

La nostra prima tappa verso il nord è stata un veloce viaggio attraverso il blu che solo il Vestfjorden può regalare in una tramontana di cristallo, mare confuso e scomodo ma non meschino, d’altra parte un colore così intenso non è mai un regalo. Ho attraversato questo braccio di mare decine di volte e mi sorprende sempre con il suo carattere, le sue bizzarrie e la sua occasionale cattiveria. E mi ricordo ogni viaggio, dal più lungo tra Rost e Bliksvaer con il sole di mezzanotte, al più breve tra Skutvik e Skrova con l’albero interamente rivestito di ghiaccio. Non riesco a dimenticarli, potrei metterli tutti in fila, una collana di ricordi grigi, blu e neri. Poi magari li racconto, li descrivo, li fotografo. Io sono quei viaggi lì, da solo o con i miei equipaggi, come potrei dimenticarli?

Loro, invece, i pescatori, sanno dimenticare benissimo.
“Per noi il mare è tutto, soldi certo, ma non riusciamo proprio ad allontanarcene, la nostra vita è il mare, come tutta l’isola dove siamo cresciuti. I nostri genitori pescavano, noi peschiamo, e lui, nostro figlio, adora pescare. Anche da casa vogliamo sempre vedere il mare’.

Per loro è così, un dato di fatto, un universo di vita, né buono né cattivo, pieno di pesci “perché parliamo sempre di pesci, sai, pesci, sempre pesci”. Per noi sono storie da raccontare e raccontarci, sul libro di bordo, nei quadrati di altre barche, al bar con gli amici, storie di barche che navigano su un mare romantico lasciando solo ricordi e una scia.


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