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Papa Francesco interviene sulla controversia della comunità di Bose

Il pontefice scrive alla comunità monastica, esortandola a non lasciarsi turbare da “voci che mirano a gettare discordia tra voi: il bene dell’autentica comunione fraterna va custodito anche quando è alto il prezzo da pagare!”

Niente turbamento generato da chi vuole gettare solo discordia: l’armonia di Bose deve continuare perseverando nello spirito di fratellanza e nella radicalità evangelica. Papa Francesco prende carta e penna e interviene sulla controversia della comunità monastica di Bose, dopo l’espulsione del fondatore, fratel Enzo Bianchi, disposta dal delegato pontificio, con una lettera personale al nuovo priore, fratel Luciano Manicardi, in dissidio con il predecessore. “Non lasciatevi turbare da voci che mirano a gettare discordia tra voi: il bene dell’autentica comunione fraterna va custodito anche quando è alto il prezzo da pagare!”, scrive Francesco “al Priore e ai fratelli e sorelle della Comunità monastica di Bose” .

Il Pontefice riafferma la propria vicinanza ed il suo sostegno “di tutto cuore in questo periodo di dura prova che state attraversando per vivere con fedeltà la vostra vocazione. Sono ben al corrente di quanto in questi ultimi mesi le gravi difficoltà che avevano portato alla Visita apostolica e all’emanazione del Decreto singolare si sono purtroppo accresciute a causa del prolungato ritardo frapposto all’esecuzione delle decisioni della Santa Sede ivi contenute”.

L’invito, come nella lettera inviata in occasione del 50esima anniversario della fondazione della Comunità monastica, è a ‘perseverare nell’intuizione iniziale’ di una vita fraterna nella carità e di una testimonianza di ricerca della radicalità evangelica nella preghiera, nel lavoro e nell’ospitalità. La dimensione ecumenica che vi caratterizza e il vostro anelito operoso per l’unità dei cristiani sono tesoro prezioso che la Chiesa vuole custodire, vegliando sulla sua autenticità e fecondità”. E “che nulla e nessuno vi tolga la certezza della vostra chiamata e della sua bellezza e la fiducia nel futuro!”.

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