TUTTI I COCCHI DEL QUARTIERINO
Nel 2020, in Italia, le famiglie in povertà assoluta sono oltre 2 milioni (il 7,7% del totale, da 6,4% del 2019: 335 mila famiglie in più) per un numero complessivo di individui pari a circa 5,6 milioni (9,4% da 7,7%: oltre 1milione in più rispetto all’anno precedente).
L’aumento della povertà assoluta si inquadra nel contesto di un calo record della spesa per consumi delle famiglie, come rileva l’indicatore di povertà utilizzato. Secondo le stime preliminari, infatti, nel 2020 la spesa media mensile torna ai livelli del 2000 (2.328 euro; -9,1% rispetto al 2019). Rimangono stabili solo le spese alimentari e quelle per l’abitazione mentre diminuiscono drasticamente quelle per tutti gli altri beni e servizi (-19,2%).
Cavolo, dentro un sistema economico sostenuto con i 2/3 dalla spesa fatta dalla Gente, quando ti trovi davanti ai questi dati preliminari, dati dall’Istat, rabbui.
Dunque, quando devi mangiare e avere un tetto sulla testa, spendi. Il resto ciccia; tanto tutto l’altro sta oltre il bisogno.
Ennò cocchi della spesa, non funziona così; così si va a sbattere, non solo contro il “paradosso della parsimonia”, contro il peggio.
Essì cocco ricco, se non sei un cammello che passa per la cruna di un ago figuriamoci se riesci a spender tutto quel che hai in tasca; non farai investimenti, pagherai meno Iva, verrà fatta meno spesa pubblica; ci sarà meno lavoro.
Essì cocco ceto medio, che di colpo ti astieni dal far quel che ti spetta: smaltire il sovrappiù che sta oltre bisogno e che ti accredita, come “specie speciale”, alla Politica.
E… il cocco, che il certificato fiscale appella incapiente?
Beh, chi non ha, potrà sfuggire il paradosso dei benestanti, non quello del vecchio adagio del chi è causa del suo mal…..
Essì, dentro questo a-moral sistema economico la colpa si espia pure così!
C’è infine l’inespiata colpa economica dei policy maker che lascian fare, paradosso dei paradossi, quello sgangherato modo di allocare le risorse della ricchezza generate dalla propensione a spendere; che da’ più a chi men spende, non ai più propensi. Buono, appunto, per ampliare l’out gap del sistema!
Mauro Artibani, l’economaio
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