Mariangela Zappia sarà la prima donna ambasciatrice negli Usa. Prende il posto di Varricchio, destinato a Berlino. Benassi, già Autorità delegata di Conte, a Bruxelles. Ecco tutti gli spostamenti
Mariangela Zappia, nata a Viadana (Mantova) nel 1959, ambasciatrice di grado dal gennaio 2017, sarà la prossima inquilina di Villa Firenze. La sua nomina odierna è una dei passi del valzer di poltrone che si è risolto oggi. Come da prassi, tutte le scelte diplomatiche sono proposte che devono ottenere il gradimento del governo del paese di destinazione.
QUI WASHINGTON
Prima donna a diventare rappresentante permanente d’Italia presso il Consiglio Atlantico i Bruxelles nel 2014. Prima anche a ricoprire i ruoli di consigliera diplomatica e Sherpa G7/G20 del presidente del Consiglio tra il 2016 e il 2018 quando a Palazzo Chigi si alternarono Matteo Renzi e Paolo Gentiloni. Ancora: prima donna a essere nominata rappresentante permanente presso le Nazioni Unite di New York. E adesso prima donna a ricoprire l’incarico di ambasciatrice negli Stati Uniti. A dicembre, al lancio di Diplomatia Milano, l’ambasciatrice Zappia aveva rilanciato il ruolo dell’Italia nel contesto multilaterale: “La pandemia ha amplificato squilibri, diseguaglianze, linee di frattura”, spiegava (come si legge in un resoconto del Sole 24 Ore). “Il sistema multilaterale, e le Nazioni Unite che ne rappresentano il centro nevralgico, hanno in qualche modo riflesso questa frammentazione della comunità internazionale. Una risposta multilaterale, tuttavia, c’è stata ed è stata improntata a uno spirito di unità, solidarietà e pragmatismo. Il virus si sconfigge solo se lo si affronta assieme, rafforzando l’assistenza ai paesi più vulnerabili e trasformando la crisi in un’opportunità di rinnovamento radicale. Multilateralismo e cooperazione internazionale sono fondamentali per affrontare l’emergenza e costruire la ripresa”.
QUI BERLINO
Da Washington partirà Armando Varricchio, che ha lavorato con tre amministrazioni diverse (quelle di Barack Obama, Donald Trump e Joe Biden). È in partenza per Berlino, sede lasciata vacante da Luigi Mattiolo, chiamato a Palazzo Chigi come consigliere diplomatico del nuovo presidente del Consiglio Mario Draghi. Nelle ultime settimane l’ambasciatore Varricchio aveva aperto le porte di Villa Firenze a John Kerry. Al rappresentante speciale del presidente Biden per il clima (che ieri ha sentito telefonicamente Roberto Cingolani, ministro per la Transizione ecologica) il diplomatico aveva ribadito l’impegno dell’Italia: “Il nuovo governo italiano sotto la leadership di Mario Draghi ha messo le questioni climatiche al centro della sua agenda”. Ora l’ambasciatore Varricchio è chiamato a un compito che si rivelerà fondamentale per il presidente Draghi: gestire i rapporti italotedeschi in vista dell’uscita di scena politica della cancelliera Angela Merkel dopo le elezioni di settembre.
QUI BRUXELLES
Mattiolo aveva preso il posto di Piero Benassi, a cui l’ex presidente Giuseppe Conte aveva affidato la delega ai servizi segreti (oggi in capo al prefetto Franco Gabrielli). L’ambasciatore Benassi è in partenza per Bruxelles, dove sarà a capo della rappresentanza permanente presso l’Unione europea prendendo il testimone lasciatogli dall’ambasciatore Maurizio Massari.
GLI ALTRI MOVIMENTI
A Tokyo sta per arrivare l’ambasciatore di rango (ministro plenipotenziario) Gianluigi Benedetti, che lascerà l’ambasciata in Israele per sostituire Giorgio Starace. Per Jerevan, in Armenia, è stato indicato Alfonso Di Riso. Per Bamako (Mali) Stefano Antonio Dejak. Per Niamey (Niger) Emilia Gatto. Ancora non c’è, invece, un nome definitivo per Tel Aviv, a quanto risulta a Formiche.net.