Aeroporti di Roma è la prima società di gestione aeroportuale al mondo a lanciare un “Sustainability-linked bond” che collega direttamente il costo del debito ai risultati di sostenibilità effettivamente raggiunti. L’emissione odierna ha raggiunto un valore di 500 milioni di euro. La sostenibilità (con l’innovazione) traccia la strada del trasporto aereo per uscire dalla crisi Covid-19
Dopo l’anno nero del Covid-19, l’aviazione civile punta forte su sostenibilità e innovazione. Le ultime stime della Iata confermano l’impatto della pandemia sul settore, prevedendo per le compagnie aeree perdite pari a circa 47 miliardi di dollari per il 2021 a livello globale, dopo un rosso da oltre 126 miliardi registrato lo scorso anno. La via per uscire dalla crisi è però già tracciata, e trova in Italia segnali di ripartenza più che incoraggianti. Oggi si è concluso con successo il collocamento del primo “sustainability-linked bond” di Aeroporti di Roma, per un valore di 500 milioni di euro e con durata di dieci anni, dedicato agli investitori istituzionali. Lo strumento collega direttamente il costo del debito ai risultati di sostenibilità effettivamente raggiunti, confermando che gli obiettivi green (e non solo) sono una solida realtà.
L’OPERAZIONE
L’emissione ha ricevuto richieste per oltre cinque volte l’offerta, totalizzando ordini per un importo pari a circa 2,7 miliardi di euro. Ammonta a complessivi 500 milioni di euro e prevede il rimborso in unica soluzione a scadenza il 30 luglio 2031, e il pagamento di una cedola a tasso fisso pari all’1,750%, pagabili ogni anno in via posticipata nel mese di luglio, a partire dal 2022. Per AdR il successo dell’emissione segue quello ottenuto lo scorso novembre 2020 con il collocamento del primo “green bond”, confermando la validità della strategia sostenibile del Gruppo che gestisce gli scali di Fiumicino e Ciampino. Non è un caso che sia da poco arrivata per i due aeroporti (primi in Europa) la più elevata certificazione “Airport Carbon Accreditation 4+” sulla riduzione delle emissioni di CO2. “Proprio nella giornata mondiale della Terra, AdR realizza, primo aeroporto al mondo, il collocamento di un sustainability-linked bond da 500 milioni di Euro”, ha detto l’ad Marco Troncone.
LA SOSTENIBILITÀ COME CERTEZZA
“La sostenibilità ambientale – ha aggiunto il manager – non è più solo un’opzione, ma una necessità, e la decarbonizzazione del settore è un obiettivo che prendiamo sul serio”. La società ha d’altra parte anticipato al 2030, rispetto all’obiettivo di settore europeo del 2050, il totale azzeramento delle emissioni di CO2. L’emissione odierna rende “questo nostro impegno cogente e monitorabile”, ha rimarcato Troncone. “Oggi non si vola a causa dei rischi sanitari; un domani non lontano sarà fuori mercato chi porrà rischi ambientali”. Per questo, “vogliamo essere precursori nell’adottare soluzioni che preservino la connettività del futuro”. Quindi, ha aggiunto, “gli investimenti per lo sviluppo dell’aeroporto di Fiumicino saranno sempre più orientati alla sostenibilità ambientale, sociale e del territorio a dimostrazione che anche il nostro settore può e deve concorrere attivamente alla ripresa e resilienza del nostro Paese e dell’Europa”.
GLI OBIETTIVI
L’emissione segue l’adozione di AdR di un “sustainability-linked financing framework”, ed è collegata ad alcuni indicatori di performance (Kpi) che riguardano la riduzione delle emissioni dirette e indirette di CO2 controllate direttamente da Adr, ma anche quelle che dipendono da soggetti terzi. Per quanto riguarda la società, si prevede il raggiungimento di zero emissioni nel 2030, principalmente attraverso la costruzione di due impianti fotovoltaici, l’elettrificazione di tutta la flotta veicoli e la conversione della centrale di cogenerazione alimentata a combustibile fossile. Per i soggetti terzi, AdR si impegna a ridurre fino al 10% nel 2030 le emissioni di CO2 per passeggero legate all’accessibilità in aeroporto, attraverso l’installazione di almeno 500 colonnine di ricarica per i veicoli elettrici e valorizzando il potenziamento della capacità della stazione ferroviaria in aeroporto. Inoltre, entro il 2024 verrà messo a disposizione delle compagnie aeree carburante sostenibile (Sustainable aviation fuel) in grado di diminuire le emissioni del 60-80%.
IL FOCUS SULL’INNVAZIONE
Ad affiancare gli impegni della sostenibilità c’è il grande filone dell’innovazione. Si parte dalla ripresa dalle procedure utili ad accelerare la ripresa dei voli. A inizio marzo, con il primo Dpcm di contrasto alla pandemia, il governo di Mario Draghi ha deciso di ampliare il novero dei Paesi da coinvolgere nella sperimentazione dei voli “Covid-tested”. Il metodo è apparentemente semplice: l’accesso al volo è consentito solo a seguito di test antigenico rapido eseguito prima dell’imbarco, o a seguito della presentazione di una certificazione che attesti il risultato negativo di un test molecolare (o antigenico), effettuato non oltre le 48 ore precedenti all’imbarco. Il progetto (qui l’intervista a Troncone) è stato avviato lo scorso settembre da Aeroporti di Roma su due voli Fiumicino-Malpensa, in partnership con Alitalia, la Regione Lazio e l’Istituto Spallanzani. Sono poi arrivati i “corridoi sicuri” sui collegamenti intercontinentali dagli Stati Uniti operati da Alitalia e Delta.