Annalena Baerbock ha la fama di essere dura, talentuosa e molto ambiziosa. La candidata Cancelliera dei Verdi è salita alla ribalta durante una conferenza di partito all’inizio del 2018. La sua storia politica e l’ascesa al vertice del partito che in autunno potrebbe entrare nella coalizione di governo
Mentre il fronte Cdu/Csu è ancora indeciso, i Verdi hanno risolto la “questione K” (Kanzeler) e deciso di affidare il mandato di candidata Cancelliera alle elezioni federali ad Annalena Baerbock. L’altro presidente di partito, Robert Habeck, è stato a lungo il favorito ma negli ultimi mesi Baerbock ha recuperato nei sondaggi. “L’investitura” è arrivata stamane anche se formalmente la decisione dovrà essere confermata il 13 giugno nel corso di una riunione di partito. Il risultato è però scontato: la 40enne guiderà i Verdi alle elezioni del prossimo 26 settembre. Ecco chi è e cosa rappresenta la nuova donna di spicco della politica tedesca.
PRIMA DI INIZIARE
In questi giorni, tribolati anche per i Verdi, i media nazionali hanno parlato poco del confronto che era in atto tra Habeck e Baerbock. Questo è la prima grande differenza rispetto a quello che sta accadendo nell’Unione. La fuga di notizie, voluta e non che esce dal dialogo Csu-Cdu, fa capire il forte dissenso che c’è tra i due partiti gemelli, oltre che la diversità di vedute dei rispettivi leader. Eppure proprio stamattina Robert Habeck ha ammesso che i due hanno avuto “colloqui intimi, a volte difficili” perché “lo volevamo entrambi, ma alla fine solo uno può farlo”.
CHI È OGGI ANNALENA BAERBOCK
Annalena Baerbock ha la fama di essere dura, talentuosa e molto ambiziosa. La candidata Cancelliera dei Verdi è salita alla ribalta durante una conferenza di partito all’inizio del 2018. Indossava una giacca di pelle nera, era una politica conosciuta a livello regionale. Col tempo si è fatta notare a livello federale per i suoi discorsi calmi e decisi, per i contatti stretti con l’industria tedesca e, anche per questo, i delegati che l’avevano eletta co-leader del partito non si sono pentiti della scelta. Ma facciamo un passo indietro.
L’elezione di Baerbock a co-leader era una notizia in sé dato che gli ambientalisti avevano già un astro nascente: Robert Habeck, politico relativamente giovane, carismatico e quindi per molti con la stoffa da futuro cancelliere. Essendo il più esperto tra i due, era Habeck ad essere invitato più assiduamente alle trasmissioni tv, intervistato dai media tradizionali. Ad avere più spazio mediatico insomma. Baerbock ha saputo pazientare, ha continuato a studiare e a tessere relazioni con la base e con gli industriali. A migliorare nei discorsi pubblici, ad affinare le proprie capacità di risposta. Ma c’è un altro fattore che le ha soffiato in poppa.
IL CONTESTO
Il contesto le è stato d’aiuto. La più importante figura femminile della politica tedesca e del mondo sta per uscire di scena. La partita per la sua successione nel partito è guidata da soli uomini. Negli altri grandi partiti pare sarà lo stesso. I Verdi, sempre vicini ai temi sulla parità di genere, avrebbero dovuto dare un segnale in controtendenza. Annalena Baerbock rappresenta al meglio questa voglia di leadership femminile che attraversa non solo la Germania ma tutto il contesto politico europeo e mondiale. È giovane, ha due figlie piccole (e quindi conosce le difficoltà delle giovani coppie), è fortemente progressista e decisa nei toni. E per questo molti la associano alla premier neozelandese Jacinta Arden.
CHI ERA IERI ANNALENA BAERBOCK
Nata nel 1980 nella piccola città di Pattensen, in Bassa Sassonia, Berabock ha frequentato legge ad Hannover prima di andare alla London School of Economics, dove ha studiato diritto internazionale. Per questo la candidata Cancelliera rilascia interviste in un inglese fluente, cosa non sempre scontato tra i politici tedeschi. È entrata nei Verdi nel 2005. Dal 2013 siede nel Bundestag come rappresentate della zona in cui vive, il Brandeburgo, Land che circonda la città di Berlino. Da quando è diventata co-leader del partito, i sondaggi danno i Verdi sopra il 20%, numeri corroborati anche dai buoni risultati ottenuti alle elezioni europee e regionali. Baerbock sa che il lavoro da fare per poter vincere a livello federale è lungo, soprattutto per la poca popolarità dei Verdi nella Germania orientale, dove AfD e die Linke raccolgono molti voti. Ma anche qui, Baerbock sa di poter giocare sul fatto che vive fuori dalla città di Berlino, in una zona che era nella vecchia Germania Est e dove i problemi che spingono a votare per AfD sono tangibili.