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Vi spiego l’intesa con Leonardo. Parla Bontempi, presidente di GEM

Conversazione con Antonio Bontempi, presidente di GEM Elettronica, il cui 30% è stato acquisito oggi da Leonardo. L’operazione è “a doppio vantaggio”, con interesse particolare ai mercati internazionali. Per la società guidata da Alessandro Profumo, l’operazione rafforza il core business, in linea con il piano strategico Be Tomorrow 2030

Un’intesa “a doppio vantaggio”, che guarda in particolare alle prospettive di crescita sui mercati internazionali e all’innovazione tecnologica. È l’operazione di Leonardo su GEM Elettronica descritta a Formiche.net dall’ingegner Antonio Bontempi, presidente dell’azienda marchigiana il cui 30% è stato acquisito dalla società guidata da Alessandro Profumo. Per quest’ultima, l’obiettivo è il rafforzamento nel settore navale, che GEM presidia con i suoi radar 3D di piccole e medie dimensioni, sistemi inerziali in fibra ottica, sistemi di sorveglianza e sensori elettro-ottici.

L’INTESA

Con circa 130 dipendenti e sede a San Benedetto del Tronto, GEM Elettronica è presente in molti programmi di spicco per la Marina militare, in particolare su Fremm e Legge navale, ovvero il piano di complessivo ammodernamento della flotta della Forza armata. L’intesa prevede la possibilità per Leonardo, da esercitare nel 2024, di acquisire il controllo di GEM aumentando la propria quota di capitale sociale. Firmata inoltre “un’intesa commerciale e industriale volta a sviluppare sinergie in alcune aree di competenza di GEM complementari al business di Leonardo, a proporre attività di promozione sui mercati e a definire e implementare progetti di ricerca e sviluppo congiunti”. L’operazione, spiega Monte Grappa, consente a Leonardo di rafforzarsi nel settore navale, in particolare nella sensoristica a corto e medio raggio per la navigazione, la sorveglianza marittima, costiera e aeroportuale.

L’INTESA

“Andiamo fieri della nostra tecnologia”, ci spiega Bontempi. Si tratta di “eccellenze primarie”, che permettono a GEM di “dominare il segmento dei sistemi inerziali sofisticati di alta e media classe, oltre ai radar 3D di media distanza, già utilizzati dalla Marina militare e su cui abbiamo diverse trattative in giro per il mondo”. Attualmente, ha ricordato l’ingegnere, “sono circa 35 le forze navali in tutto il globo che utilizzano i nostri sistemi; clienti consolidati, che ci conoscono e apprezzando da tempo; non un mordi e fuggi”. Bontempi ha un passato di 35 anni all’interno del mondo Leonardo; è stato presidente della Alenia Marconi Systems, amministratore delegato di Wass e direttore commerciale della divisione navale di Finmeccanica. “Ho voluto fortemente questo accordo con Leonardo – ci confida – perché ritengo che avere un attore del genere nel nostro capitale sociale rappresenti un gran privilegio, sia come riconoscimento delle competenze e delle tecnologie, sia guardando al mercato internazionale, per cui rappresenta una grossa spalla”.

SUI MERCATI INTERNAZIONALI

È proprio guardando alle prospettive internazionali che l’operazione è a “doppio vantaggio”, nota Bontempi. Da una parte, “noi abbiamo la garanzia della presenza nel nostro capitale sociale di un player importante, di cui riconosciamo la potenza economica e tecnologica”. Dall’altra, ha aggiunto, “loro hanno la possibilità di completare qualunque tipo di offerta nel settore navale, offrendo i prodotti di una partecipata che ha competenze d’eccellenza in settori che loro prima non coprivano”. Si basa su un rapporto consolidato. “In Italia – ricorda Bontembi – abbiamo sempre lavorato con o attraverso Leonardo, la quale, con massima onestà, ha sempre riconosciuto l’eccellenza delle tecnologie di GEM e il nostro dominio di tecnologie in alcuni settori, complementari alle loro”.

IL PIANO STRATEGICO DI LEONARDO

Il tutto si inserisce per Leonardo in un quadro di consolidamento su alcuni settori strategici. Già prima della pandemia, l’azienda lanciava il piano strategico “Be Tomorrow 2030”, fortemente voluto dall’ad Profumo. Poggia su tre pilastri: il rafforzamento del core business, la trasformazione dell’organizzazione interna e la spinta all’innovazione. L’acquisizione del 30% di GEM Elettronica rientra nel primo pilastro, il consolidamento del business tradizionale: “rafforzare le capacità nel settore di riferimento per incrementare la competitività nel lungo periodo”, si legge nella nota odierna della One Company. C’è però attenzione anche al terzo filone, quello innovativo, che per Leonardo riguarda il piano “Master the new”, comprensivo dei Labs (trasversali alle divisioni) che lavorano su tecnologie all’avanguardia (come il super computer di Genova). In tal senso, è arrivato oggi anche l’annuncio dell’accordo tra Leonardo e Dompè Farmaceutici per realizzare il primo nucleo di un’infrastruttura nazionale di sicurezza sanitaria digitale con architettura cloud.

IL FOCUS SULL’INNOVAZIONE

Per quanto riguarda l’operazione su GEM, nota Bontempi, “abbiamo già avuto riunioni con Leonardo per mettere insieme i nostri tecnici con i loro e partecipare a tavoli tecnologici di altissimo livello”. È la stessa società guidata da Profumo a notare che l’azienda marchigiana dispone “di capacità per la produzione di componenti critiche per i prodotti di Leonardo, risorse ad alta specializzazione nella radaristica e nell’elettronica e di un centro di ricerca e sviluppo avanzato nel quale vengono sperimentate nuove tecnologie quantistiche per la navigazione e la comunicazione”. Si tratta, ha concluso Bontempi, di “realizzare sinergie che danno lustro e benefici a entrambi”.

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