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Il bavaglio elettorale di Putin contro Navalny

Manca solo la firma del presidente russo per approvate una legge che vieterà la candidatura degli attivisti ostili al Cremlino. Tre nuove accuse contro il dissidente Navalny

Nuova stretta del Cremlino contro chi fa opposizione. La Duma di Stato, Camera bassa dell’Assemblea federale della Federazione Russa, ha approvato in terza e ultima lettura un progetto di legge che vieta ai cittadini legati ad organizzazioni estremisti la candidatura ad incarichi pubblici. Dopo la terza lettura, la legge entrerà in vigore in seguito alla firma del presidente Vladimir Putin.

Una normativa disegnata ad hoc per impedire agli attivisti dell’entourage dell’oppositore Aleksey Navalny, le cui organizzazioni sono attualmente sotto processo, di presentarsi alle elezioni legislative previste per settembre.

E che cosa prevede la legge? Principalmente impedisce per un periodo di massimo cinque anni la candidatura alla Duma ai cittadini membri di associazioni pubbliche, religiose e altre organizzazioni classificate come “estremiste” o “terroriste”.

È in corso il processo della Procura di Mosca contro la Fondazione per la Lotta contro il Terrorismo di Navalny, e altre organizzazioni. La strategia degli attivisti oppositori di Putin è promuovere i candidati con più possibilità di vincere sui candidati del partito Russia Unita, per cui questa nuova legge smonta qualsiasi speranza di arrivare in Parlamento.

Contemporaneamente, Navalny ha ricevuto altre tre accuse penali. L’oppositore denunciò ieri su Instagram che è stato denunciato per la malversazione di donazioni dell’organizzazione anti-corruzione, della creazione di un gruppo che minaccia i diritti delle persone con la pubblicazione dell’inchiesta sulla fortuna di Putin e di avere insultato il giudice Vera Amikova durante un’udienza del processo.

“Il mio influente sindacato criminale cresce – ha scherzato Navalny su Instagram -. Sono un genio e un maestro burattinaio del mondo criminale”. L’oppositore ha ripassato più di 20 accuse (di matrice politica) contro di lui.


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