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Attenzione ai bitcoin, sono volatili ed incerti. Parlano gli esperti

Dopo un tweet di Elon Musk il mercato delle criptovalute è sceso in tempi record, dimostrando, ancora una volta, l’incertezza e la volatilità di questo sistema. Per alcuni esperti in materia, questo è un segnale di allarme e un’occasione per regolamentare l’attuale struttura.

I bitcoin sono un mercato estremamente volatile, e lo annunciano anche alcuni esperti in materia avvisando di fare attenzione specialmente agli investimenti. In più, i bitcoin fanno male all’ambiente e questo potrebbe spaventare alcuni investitori rendendo il mercato ancora più volatile – come nel caso di Elon Musk.

Infatti, come ha sottolineato il New Yorker in un recente studio, le operazioni di bitcoin-mining usano la stessa energia di tutta la Svezia e “una singola transazione bitcoin utilizza la stessa quantità di energia che una famiglia media americana consuma in un mese, ed è responsabile per l’emissione di circa un milione di volte in più di carbonio rispetto ad una singola transazione Visa.”

Questo fattore climatico è quello che ha portato il CEO di Tesla Elon Musk a ritirare le sue autovetture dal mercato bitcoin. Musk rimane, però, un forte sostenitore delle criptovalute, come dichiara nel suo tweet, ma rimane anche fiducioso che il mercato bitcoin si possa trasformare in environmentally-friendly – e quando questo accadrà, le Tesla torneranno sulla piattaforma.

Le conseguenze di questo annuncio sono state drastiche per il cripto-mercato di bitcoin, facendo crollare la valuta e spaventare molti investitori. “Non credo che la Fed [Federal Exchange Reserve] e altri regolatori siano fan dell’attuale struttura del mercato delle criptovalute” ha dichiarato Jason Pride – riferendosi proprio alla volatilità del mercato in seguito all’annuncio di Musk -, Chief Investment Officer di Glenmede, al Financial Times. Infatti, alcuni regolatori statunitensi stanno attualmente cercando di capire come regolare le criptovalute e approvare i cyipto exchange funds, ma alcuni Fund Manager come Pride, Rob Sharps di T Row Price, Nicholas Johnson di Pimco e Tom Jessop di Fidelity non sono sicuri che questa sia la scelta giusta.

“I mandati che gestiamo per i clienti non sono adatti per investire in criptovalute, e riconosciamo l’alto livello di speculazione in questo spazio,” ha detto Rob Sharps. Difatti, anche alcuni regolatori statunitensi hanno annunciato di fare attenzione agli investimenti speculativi nel mercato bitcoin, specialmente ai fondi comuni. Come loro, anche la Fed, in un comunicato stampa, rivolgendosi agli investitori, ha dichiarato che “gli investitori dovrebbero capire che il bitcoin, compreso il guadagnare esposizione attraverso il mercato dei futures del bitcoin, è un investimento altamente speculativo.”

Non tutti sono però spaventati. Tom Jessop, che ha comunque espresso incertezza, ha sottolineato che ci sono “alcuni investitori disposti ad accettare la volatilità perché vedono il bitcoin come un’opportunità a lungo termine.”

Quindi, nonostante molti di questi Fund Manager rimangono scettici sul mercato di criptovalute e chiedono una maggior regolamentazione per evitare scosse forti tanto quanto quelle avute dopo un semplice tweet, in molti hanno ancora fiducia. Il bitcoin è un mercato online, senza regole e trasparente che allo stesso tempo protegge la privacy, ma è volatile ed incerto. Certamente, ciò spaventa chi fa più attenzione, ma c’è di più.

La Fed vuole aumentare le regolamentazioni presenti sull’attuale struttura di mercato bitcoin, specialmente dopo l’attacco hacker che ha preso di mira il Colonial Pipeline negli Usa, pretendendo il riscatto pagato con la criptovaluta. “C’è una guerra in corso su come dovrebbe essere la regolamentazione del bitcoin”, ha dichiarato Yonatan Striem-Amit, Chief Technology Officer di Cyberreason in un’intervista con Market Watch. “Non abbiamo ancora – ha continuato – un equivalente per le leggi antiriciclaggio nelle criptovalute come facciamo per il sistema finanziario esistente.” Proprio per questo motivo, utilizzando i bitcoin, moltissimi criminali portano al termine attività illecite: non possono essere fermati né tantomeno catturati.

L’esempio della Colonial Pipeline è solamente uno dei molteplici attacchi che hanno avuto il bitcoin come forma di pagamento. Infatti, essendo la rete “nascosta,” non si possono tracciare coloro che richiedono una forma di pagamento via bitcoin, e ciò trasforma queste persone in una specie di criminali perfetti. Per questo, la Fed – come tanti altri – vorrebbero conformare il sistema: per evitare ulteriori attacchi informatici; regolamentare la volatilità del mercato; e trovare modo alternativi per il bitcoin-mining, salvando così, anche l’ambiente.


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