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Irlanda, chi c’è dietro al cyber-attacco contro il sistema sanitario

Tentativo di sequestro del database del Servizio Esecutivo di Sanità in Irlanda. Le autorità sono state costrette a bloccare il sistema informatico in seguito ad un grave attacco ransomware. Il precedente e l’indizio dall’estero

 

Attacco al sistema sanitario irlandese. Il Servizio Esecutivo di Sanità (Hse) dell’Irlanda è stato costretto a chiudere i propri sistemi informatici in seguito ad un “grave attacco ransomware”, cioè un’applicazione maligna che sequestra i dati del sistema, paralizza il funzionamento e chiede un riscatto per il ripristino.

Il cyber-attacco è stato considerato “serio e significativo”, ma fortunatamente non ha colpito la campagna di vaccinazione, che ha potuto proseguire come previsto.

“Abbiamo chiuso precauzionalmente tutti i nostri sistemi informatici – si legge in un messaggio postato su Twitter da Hse  – per salvaguardarli da questo attacco e permetterci di valutare la situazione con i nostri partner di sicurezza informatica”. Nell’operazione di recupero sono coinvolte la polizia irlandese, l’esercito e anche terzi. Secondo il quotidiano The Guardian, la situazione è contenuta e si sta risolvendo progressivamente.

Fonti governative irlandesi sostengono che l’attacco è da attribuire ad una “operazione criminale di matrice internazionale”, che cerca di impadronirsi dei dati sanitari dei pazienti.

Quattro anni fa, un attacco simile ha provocato problemi e interruzioni delle attività del Servizio Nazionale di Sanità (Nhs) del Regno Unito. All’epoca, l’attacco era dovuto ad un virus WannaCry che ha paralizzato le attività di circa 600 centri sanitari del Paese.



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