Forze armate “sempre pronte all’azione”. È l’obiettivo del “Eckpunkte-Papier” presentato da Annegret Kramp-Karrenbauer, il documento per il futuro della Bundeswehr. Nascono i comandi dimensionali (quattro, uno per dominio), cresce il focus sul contributo alle alleanze e si accelera il procurement
“Non sarà una riforma radicale”. Si apre così la nota del ministero della Difesa di Germania sul “Eckpunkte-Papier” presentato dalla ministra Annegret Kramp-Karrenbauer, il documento dei “punti-chiave” per il futuro della Bundeswehr, le Forze armate tedesche. Eppure, sono molteplici le novità in campo, dalla creazione di comandi tematici per i domini operativi (cyber compreso) alla riforma per un procurement più agile e snello.
IL DOCUMENTO
Il documento segue i “Pensieri sul futuro della Bundeswehr” presentati dalla ministra Akk a febbraio, che già lo scorso dicembre aveva annunciato l’avvio di un percorso di riforma per la Difesa tedesca. Ieri, insieme al capo di Stato maggiore Eberhard Zorn, la ministra ha presentato l’Eckpunkte-Papier alla commissione competente del Bundestag, inviando contestualmente una lettera ai membri delle Forze armate. Parte con una rassicurazione: la riforma non sarà radicale e, soprattutto, non comporterà tagli di personale. Restano dunque gli obiettivi preesistenti, per una forza di 203.300 militari e di 67.800 civili. Cambieranno tuttavia le modalità di reclutamento, “più veloci e agili”, così da rendere “la pianificazione del personale più lungimirante e flessibile”.
GLI OBIETTIVI
Tutto per un obiettivo chiaro: “la completa prontezza operativa della Bundeswehr”. Si traduce nel “rafforzamento delle truppe”, soprattutto per quanto riguarda l’organizzazione delle forze, le dotazioni e i sistemi d’arma. Tutto ciò sarà funzionale alla “difesa della Germania e delle alleanze”, nel contributo che la Difesa intende dare alla proiezione esterna del Paese. Significativi i numerosi riferimenti alle “alleanze”, a testimonianza della volontà di Berlino di aumentare il peso specifico nei contesti europei e transatlantici (Difesa europea e Nato) con l’incremento delle capacità di hard power. D’altra parte, è piuttosto storica in Germania l’insoddisfazione dei vertici militari per il sotto-finanziamento delle Forze armate, con lacune operative a tratti particolarmente rilevanti. Emblematico, anni fa, l’utilizzo di manici di scopa dipinti di nero a al posto di mitragliatrici pesanti durante un’esercitazione Nato.
IL BILANCIO
Anche per questo, ereditando l’impegno di Ursula von der Leyen, Annegret Kramp-Karrenbauer si è battuta negli ultimi anni per un deciso rafforzamento delle capacità militari. L’impegno si è tradotto nell’incremento progressivo del budget assegnato alla Difesa. A fine marzo, il governo di Angela Merkel ha approvato le linee-guida per il bilancio federale del prossimo anno e per le previsioni al 2025. Per la Difesa si è deciso un aumento di budget del 5%, passando da poco meno di 47 miliardi di quest’anno, a 49,3 miliardi per il 2022. Resta tuttavia l’incognita elettorale. Spetterà infatti al nuovo governo federale confermare o modificare il piano di spesa, dopo l’iter di formazione che seguirà il rinnovo del Bundestag a settembre. Tra l’altro, Akk si è già detta insoddisfatta delle previsioni oltre il 2022, relative a progressive riduzioni fino al 2025. Tale approccio “non è sufficiente a garantire la necessaria modernizzazione del personale e degli equipaggiamenti della Bundeswehr”, spiega il dicastero.
I COMANDI E LE INFRASTRUTTURE
Ora Akk offre al prossimo esecutivo di Germania un documento di riferimento su cui costruire la “Bundeswehr del futuro”. Si parte dalle strutture, per cui si conferma la decentralizzazione del dicastero tra Bonn e Berlino che “si è dimostrata valida soprattutto durante la pandemia”. Tanto valida che nelle due città saranno istituiti altrettanti Comandi territoriali, competenti per area, i quali svolgeranno anche compiti di assistenza alle autorità civili in caso di calamità naturali ed emergenze. In futuro, saranno “responsabili della sicurezza nazionale e della difesa territoriale del Paese e sosterranno i nostri alleati della Nato e dell’Ue nelle esercitazioni e durante il transito attraverso la Germania”. Mantenuti i sedici comandi regionali, che però “devono essere rafforzati e ulteriormente sviluppati per compiti di leadership tattica”. Nonostante la decentralizzazione delle capacità, per quanto riguarda le infrastrutture (per cui si stima un bisogno di 20 miliardi di euro) si prevede centralizzazione finanziaria, “con l’obiettivo di poter portare avanti la realizzazione infrastrutturale tramite un’unica fonte”.
LE NOVITÀ
A livello operativo, per garantire maggiore prontezza nell’uso delle forze vengono introdotti quattro comandi “dimensionali”, uno per dominio operativo: terra, aerospazio, mare e cyber-spazio. Avranno responsabilità sullo specifico dominio ma agiranno a livello interforze tra le componenti della Bundeswehr, con responsabilità anche su addestramento e dispiegamento delle forze. Stona un po’ l’unione tra “aria” e “spazio”, in controtendenza rispetto ai comandi spaziali istituiti in molteplici Paesi Nato (Italia compresa). A favore della logica multi-dominio nascerà un “centro di dottrina comune” per le operazioni inter-dimensionali presso l’Accademia della Bundeswehr, attiva dal 1957 ad Amburgo per la formazione dei vertici militari. Si aggiungerà un “Comando sanitario” con sede a Coblenza, tra Colonia e Francoforte, operativo a partire dall’aprile 2022, “con l’obiettivo di garantire un migliore sostegno alle forze armate pronte all’azione”.
PROCUREMENT PIÙ VELOCE
A Coblenza ha già sede il Baainb, l’ufficio federale per il procurement della Difesa, l’Information technology e l’uso delle Forze armate. Il piano targato Akk punta a garantire procedure più veloci e agili, concentrando l’azione dell’ufficio sui “suoi compiti principali, vale a dire lo sviluppo, l’approvvigionamento e l’ulteriore sviluppo di materiali per la difesa”. Verrebbero dunque restituite ad altre strutture le responsabilità sull’uso delle attrezzature e sull’IT. “Vogliamo che tutte le unità della Bundeswehr siano equipaggiate con apparecchiature e dispositivi il più rapidamente possibile”, ha scritto la ministra. A fronte della dirompente innovazione tecnologica, ha aggiunto, “saremo in grado di farlo solo se troveremo il giusto mix di capacità di alta qualità e attrezzature di base robuste e affidabili”.