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Leonardo, l’assemblea approva il bilancio (e boccia l’azione contro Profumo)

L’assemblea dei soci di Leonardo ha approvato il bilancio 2020, l’anno duro della pandemia, nel quale il settore militare ha bilanciato le difficoltà sul fronte civile. Respinta con oltre il 99,3% l’azione di responsabilità nei confronti dell’ad, Alessandro Profumo

Via libera dall’assemblea dei soci di Leonardo al bilancio 2020, il primo “integrato” con i dati di sostenibilità. Confermati i numeri sull’anno pandemico: ricavi a 13,4 miliardi (-2,7%) e risultato netto a 243 milioni, con il settore militare a compensare le difficoltà sul comparto dell’aviazione civile. Oltre alla nomina del nuovo Collegio sindacale, è stata respinta con il voto contrario del 99,33% del capitale rappresentato in assemblea la proposta di azione di responsabilità nei confronti dell’ad Alessandro Profumo. Era stata presentata dal socio di minoranza Bluebell Partners (titolare di 25 azioni) dopo la condanna in primo grado per la precedente attività a Mps (qui il commento del direttore di Formiche e Airpress, Flavia Giacobbe). All’assemblea odierna, condotta nel rispetto delle norme da Covid-19, è stata “significativa” la partecipazione degli investitori istituzionali, prevalentemente esteri, pari a circa il 42,61% del capitale sociale presente.

LA PERFORMANCE

“Abbiamo affrontato il contesto complesso del 2020 con risultati importanti in termini di ordini, pari a 13,8 miliardi di euro, ricavi, pari a 13,4 miliardi, Ebita, pari a 938 milioni, e flusso di cassa operativo, positivo per 40 milioni”, spiegava Profumo a marzo in occasione dell’approvazione in cda. “Il business militare e governativo si è dimostrato resiliente e ci ha permesso di ottenere i risultati attesi nonostante gli effetti del Covid sul business civile – ha aggiunto – la solidità e i fondamentali del Gruppo sono alla base della fiducia nel breve e nel medio-lungo periodo”. Per il futuro, “vediamo nuove opportunità post-Covid grazie alle capacità trasversali già esistenti nel Gruppo e siamo focalizzati sulla creazione di valore per tutti i nostri stakeholder in maniera sostenibile”. Nel complesso, spiega oggi l’azienda, “di fronte alla grave crisi che ha colpito il settore aeronautico civile e i suoi principali player mondiali Leonardo conferma di contro la sua resilienza con una performance commerciale che si mantiene sugli stessi livelli dello scorso anno, beneficiando di ordini in ambito governativo-militare da parte dei clienti domestici”.

I DATI

Significa, sul fronte dei ricavi, che le difficoltà sul civile sono state compensate dall’incremento dei volumi produttivi su programmi del settore difesa sia nella divisione Velivoli, sia su Elicotteri ed Elettronica, per cui il risultato è sostanzialmente in linea con il 2019. A subire il colpo del Covid sono state in particolare la divisione Aerostrutture, gli elicotteri civili e la joint venture ATR, inevitabilmente coinvolte dal calo della domande da parte degli operatori del settore. Nel complesso, gli ordini sono calati rispetto al 2019 del 2,5%, per un portafoglio ordini che così ammonta a 35.516 milioni, assicurando una copertura in termini di produzione equivalente pari a circa 2 anni e mezzo. I ricavi scendono del 2,7%, grazie soprattutto alla crescita associata al ramp-up delle produzioni su alcuni contratti militari, in particolare quello per gli Eurofighter Kuwait.

IL BILANCIO INTEGRATO

Quello approvato dall’assemblea dei soci è anche il primo “bilancio integrato di Leonardo”. Ha l’obiettivo di offrire in un unico documento “una visione completa, misurabile e trasparente del valore generato dall’azienda, mettendo in connessione le performance finanziarie con le informazioni ambientali, sociali e di governance”. In questo modo, nota l’azienda, “Leonardo rafforza il focus sulla sostenibilità all’interno della visione per la prossima decade, espressa dal Piano Strategico Be Tomorrow 2030, che delinea le priorità strategiche alla base del percorso di innovazione e sviluppo sostenibile”. In sintesi, il bilancio integra le performance economico-finanziarie con i traguardi raggiunti e gli obiettivi futuri sugli aspetti “Esg”, acronimo che racchiude tematiche ambientali, sociali e di governance. Nel bilancio si nota, ad esempio, che il totale dei dipendenti ammonta a 49.882 unità, in aumento dello 0,7% rispetto al 2019, con il 10,3% di dipendenti under 30. Sono aumentate anche le donne manager sul totale di dirigenti e quadri, comunque pari al 17,3%.

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