La presidente taiwanese, Tsai Ing-wen, ha chiesto a Bruxelles di avviare nuovi colloqui per un accordo bilaterale sugli investimenti. L’appello è stato lanciato durante il quarto vertice sulla democrazia di Copenaghen organizzato dall’Alleanza delle democrazie
Prove di ravvicinamento tra Taiwan e l’Unione europea. La presidente taiwanese, Tsai Ing-wen, ha chiesto a Bruxelles di avviare nuovi colloqui per un accordo bilaterale sugli investimenti. L’appello è stato lanciato durante il quarto vertice sulla democrazia di Copenaghen organizzato dall’Alleanza delle democrazie, da quanto riferisce su Twitter Stuart Lau, corrispondente di Politico.
A settembre del 2020, Bruxelles e Taipei hanno tenuto per la prima volta un Forum europeo per gli investimenti, nel quale hanno partecipato circa 1400 enti dall’Europa e da Taiwan.
Taiwan’s President Tsai Ing-wen has asked EU to start talks for a bilateral investment agreement, as she addressed a summit by @AoDemocracies. She also highlighted Beijing’s sanctions on the Danish organiser. pic.twitter.com/puBNvw3hSM
— Stuart Lau (@StuartKLau) May 10, 2021
Secondo Stuart Lau, la Commissione europea avrebbe come obiettivo il rafforzamento della cooperazione strategica in settori di interesse comune, tra attività commerciali e investimenti, attraverso il Forum. I preparativi per la seconda edizione infatti sono già iniziati. “Abbiamo percorso una lunga strada per realizzare le libertà di cui godiamo oggi – ha dichiarato nel suo video intervento Tsai – e siamo determinati a non arrenderci mai”.
Tuttavia, all’evento non sono mancate le tensioni. Da quanto riporta l’agenzia Reuters, il ministro degli Esteri danese, Jeppe Kofod, ha difeso i valori democratici, attirando critiche da parte della Cina. Kofod ha anche detto che sta “preparando una nuova politica estera e strategia di sicurezza ‘basata sui valori’, e ha denunciato come ‘deplorevoli’ le recenti sanzioni imposte dalla Cina contro l’Ue”.
Per la Cina, l’invito al vertice Alliance for Democracies all’attivista pro-democrazia di Hong Kong, Nathan Law, viola il principio della Cina unica e interferisce negli affari interni della Cina. Tra gli oratori all’evento c’erano anche la leader dell’opposizione bielorussa Sviatlana Tsikhanouskaya e il leader dell’opposizione del Venezuela, Juan Guaidó.