Skip to main content

Se ti cacciano dai social, fattene uno tuo. Facebook boccia Trump, lui apre un sito

Donald J. Trump è tornato a far parlare di sé grazie al ritorno su internet, stavolta con una sua creazione: “From the Desk of Donald J. Trump.” Non è una piattaforma social, ma di fatto un blog, pronto a ricevere donazioni più che commenti

***Aggiornamento: l’Oversight Board di Facebook conferma il ban a Donald Trump. L’ente è indipendente dalla società, che potrebbe anche ignorare questa decisione, ma è difficile lo faccia.

 

Ancora bandito dai principali social (ma oggi dovrebbe arrivare il verdetto di Facebook), l’ex Presidente Trump ha deciso di creare uno spazio proprio dove può liberamente dire ciò che pensa. Si chiama “From the Desk of Donald J. Trump” ed è una specie di blog a cui si accede dalla sua pagina elettorale. Il sito si presenta in modo molto sobrio, senza grandi foto e slogan, ma con un video semi-apocalittico sulla sua censura dai social media. Inoltre, il video presenta l’utilità del sito, cioè uno spazio libero da bugie, sicuro e destinato a salvare l’America.

Continuando a scorrere sul sito si vedono vari post, che assomigliano molto a dei tweet o magari a dei vecchi commenti su My Space, in cui Trump prende in giro alcuni colleghi repubblicani (in testa l’odiata Liz Cheney) e insulta il partito Democratico accusandolo ancora di frode elettorale – insomma, non è cambiato molto rispetto ai suoi tweet.

A questo blog si può però anche (parzialmente) partecipare. Per chi fosse interessato, ci si può iscrivere per ricevere le notifiche dei nuovi post, ma non si può interagire. Un un ritorno di Trump sui social era da attendere, specialmente considerando uno dei suoi ultimi annunci da Presidente in cui dichiarò di voler creare una propria rete televisiva – ancora non pervenuta, ma chissà.

Intanto sui veri social media, non si parla d’altro. Il sito è stato definito come un “glorified blog”, cioè poco più di un blog, per ironizzare sul grande ritorno, ma anche per sottolineare come sia uno strumento che appare già vecchio. Fox News è stato uno dei primi canali a dare l’annuncio via Twitter, poco dopo Jason Miller – il Senior Advisor di Trump – ed entrambi hanno definito il blog come una piattaforma di comunicazione. Ricevendo, inevitabilmente, reazione negative.

Tra le reazioni, vi è anche quella di Catherine Rampell, giornalista del Washington Post, che ha risposto direttamente a Fox News sul fatto che la piattaforma sia in realtà un semplice blog, nulla di più, se non per il fatto che il team di Trump ci abbia messo 6 mesi a crearlo. Non vi è nulla, quindi, da glorificare.

Glenn Kessler, Fact Checker del Washington Post, ha sottolineato invece come questa mossa non sia altro che un modo per guadagnare, visto che il sito prevede un sistema di donazioni ricorrenti – e magari ripagare i debiti della campagna elettorale.

Trump ha annunciato il suo blog proprio oggi che per lui è anche una giornata molto speciale: Facebook dovrebbe decidere se ripristinare il suo account o esiliarlo dalla piattaforma per sempre. Il lancio del suo blog, quindi, si può definire un piano B. Se non dovesse più accedere a Facenook, potrà lamentarsene dalla sua scrivania e criticare chi di dovere con i suoi seguaci.

 


×

Iscriviti alla newsletter