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Ddl Zan, Cavour e i liberali (di oggi)

La questione del disegno di legge sull’omotransfobia ha gettato benzina su un concetto che ha più di 160 anni, quello di “libera Chiesa in libero Stato”: la celebre frase con cui Cavour affermò il principio di separazione del potere politico (dello Stato) da quello spirituale (della Chiesa)

Tema caldo di queste ultime ore è sicuramente quello che deriva dalla nota inviata dalla Segreteria di Stato vaticana al Ministero degli Esteri italiano. Una nota che ha acceso dibattiti su punti magari ultimamente taciuti, ma che hanno radici antiche, già collegabili alla Questione romana e a quella dell’Unità d’Italia.

La questione del Ddl Zan ha gettato benzina su un concetto che ha più di 160 anni, quello di “libera Chiesa in libero Stato”: la celebre frase con cui Cavour affermò il principio di separazione del potere politico (dello Stato) da quello spirituale (della Chiesa) in Italia. Frase la quale torna più attuale che mai.

Diversi i no sollevati da chi si oppone a questa legge: da partiti come la Lega e Fratelli d’Italia alla Cei fino a testate giornalistiche come Famiglia Cristiana, che la reputano liberticida, perché ideologicamente orientata ad imporre un punto di vista sulla realtà, cancellando posizioni differenti, oltre che a voler fare attività di “propaganda gender”, inserendo dibattiti nelle scuole e istituendo il 17 maggio come giornata contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia.

Dall’altro lato della barricata, anche qui partiti come Pd, Leu e una fetta del M5s (che tra l’altro ha visto uno dei suoi più autorevoli esponenti, il presidente della Camera, Fico, chiedere alla santa Sede di non intromettersi nelle scelte che il Parlamento dovrà prendere) così come artisti quali Fedez, Elodie, Levante ma anche un mondo importante quale quello dei liberali, che sulle battaglie civili è stato da sempre impegnato in modo costante ed attivo.

In particolare, l’Istituto Milton Friedman Institute, think tank italiano presieduto dal Prof. Antonio Martino, già Ministro degli Esteri, e il cui pensiero si rifà a quello dell’economista statunitense premio Nobel Milton Friedman.

“Per l’Istituto Friedman (che sicuramente non ha posizione partitiche alcune, dato che accoglie al suo interno anche politici di diverse forze diverse) non si comprenderebbe come l’organizzazione di giornate contro l’omofobia nelle scuole paritarie cattoliche possa ledere i diritti di qualcuno”. È quanto dichiarato da Barbara La Rosa, Responsabile dei Diritti Civili del think tank.

Una cosa è certa ed è che il Parlamento, come anche lo stesso Premier Draghi ha ribadito in aula, dovrà fare la sua scelta, decidendo liberamente, e Cavour in questi giorni è più attuale che mai. E stavolta possiamo dire “libero Stato in libera Chiesa”.


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