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L’industria della Difesa per l’ambizione dell’Italia. Il messaggio di Guerini

Reduce dal viaggio in Afghanistan, il ministro Guerini ha rilanciato la collaborazione tra industria, istituzioni e Forze armate. È la sinergia che sostiene il “livello d’ambizione” del nostro Paese, in Patria e all’estero. Potrà contare sull’Agenzia industrie difesa (Aid) che, guidata da Nicola Latorre, ha presentato oggi la nuova governance: più collaborazioni con le aziende e investimenti in infrastrutture e impianti

Più sinergia tra la Difesa e la sua industria. È il messaggio del ministro Lorenzo Guerini, intervenuto oggi alla presentazione della nuova governance dell’Agenzia industrie difesa (Aid), l’ente che gestisce le molteplici unità produttive del dicastero, ne cura l’ammodernamento e l’adattamento in situazioni emergenziali, come il contrasto al Covid-19, quando gli stabilimenti si sono prestati alla produzione di mascherine, ventilatori e igenizzanti. Insieme al ministro c’era il direttore generale dell’Aid, Nicola Latorre, che poche settimane fa spiegava a Formiche.net il processo in corso: “Ci candidiamo ad asset strategico del sistema-Difesa-Paese”.

IL LIVELLO D’AMBIZIONE…

“C’è bisogno di una sinergia forte tra la Difesa, le Forze armate e il sistema delle aziende che lavorano con la Difesa”, ha detto Guerini. Tale sinergia, ha aggiunto, può essere “una leva fondamentale dal punto di vista della capacità di essere protagonisti in questo momento”. Trattasi del “giusto livello di ambizione” del Paese, sia sul fronte internazionale, sia in campo nazionale, con l’esigenza di ripresa e resilienza post-pandemia. La Difesa può essere protagonista in entrambi i campi.

…NEGLI SCENARI INTERNAZIONALI

“Sono reduce proprio da poche ore da una missione in Afghanistan, dove ho salutato il contingente che si appresta a ritornare nel nostro Paese – ha detto Guerini – ho avuto modo di esprimere loro la vicinanza dell’Italia e l’apprezzamento per il lavoro che hanno svolto, e l’apprezzamento per il lavoro che svolgono tutti i nostri militari impegnati in missioni all’estero e in Italia”. Dunque, “gli italiani possono guardare alle Forze armate come un punto di riferimento importante, come uno strumento per migliorare le condizioni complessive di sicurezza del Paese e nel contesto internazionale, e di contare anche in fase di emergenza come quella che stiamo vivendo con il contributo per uno sforzo complessivo più vivo per la protezione civile del Paese”.

IL DIBATTITO NATO-UE

“Siamo in una fase di grande cambiamento”, ha ricordato il titolare di palazzo Baracchini. “La pandemia è stata un fattore di accelerazione formidabile di questo cambiamento che interroga scelte che dobbiamo fare a livello collettivo delle organizzazioni di cui facciamo parte”. Lo sguardo fa sui processi di riflessione in corso nell’Alleanza Atlantica e nell’Ue, con la prima che attende il vertice di Bruxelles di lunedì prossimo per lanciare il nuovo Concetto strategico, e la seconda che sta redigendo una “bussola strategica” per coordinare meglio l’azione esterna. “È in atto una riflessione che si deve concludere definendo il livello di ambizione di queste organizzazioni, come cambia il contesto geopolitico, e anche noi dobbiamo porci dentro questo cambiamento come protagonisti”, ha notato Guerini.

LA GOVERNANCE DELL’AID

Contribuirà l’Agenzia industrie difesa, guidata da Nicola Latorre, che ora (a vent’anni dalla sua istituzione) può contare su una nuova governance per il prossimo triennio (2021-2023). Prevede il potenziamento degli assetti, l’aumento delle partnership con le imprese nazionali (ed estere), il miglioramento delle competenze e investimenti su impianti e infrastrutture. “Il nostro obiettivo è rilanciare le attività e potenziare il ruolo di asset strategico dell’Agenzia nei prossimi tre anni grazie all’aumento del numero delle commesse che serviranno a consolidare la posizione nel mercato e soddisfare allo stesso tempo le esigenze che il sistema Paese e la Difesa richiedono”, ha spiegato Latorre. Spicca l’accordo recente con Fincantieri per ampliare le attività produttive dello stabilimento militare di Castellammare di Stabia, per il quale si prevedono nuove sinergie per la realizzazione di programmi di ricerca finalizzati agli allestimenti navali con la possibilità di coinvolgere anche altri partner industriali.

LO SGUARDO AL FUTURO

Recente anche l’intesa che Latorre ha siglato con Fabrizio Landi, presidente della Fondazione Toscana Life Science (Tls), per sviluppare insieme un programma integrato di ricerca e sviluppo per la produzione di vaccini e anticorpi. “Sempre con Tls, con alcune tra le più prestigiose università italiane, aziende ospedaliere e l’Enea, stiamo partecipando al bando del ministero della Salute per la realizzazione del progetto hub multidisciplinare e interregionale di ricerca e sperimentazione clinica per il contrasto alle pandemie e all’antibiotico di resistenza”, ha ricordato Latorre. Si tratta di “continuare a tenere alto lo sguardo verso il futuro”. Non a caso, al termine della presentazione, l’Aid ha donato un Defender alla struttura commissariale di supporto per l’emergenza Covid-19, accolto dal commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo. Il mezzo è stato ricondizionato dallo stabilimento Spolette di Torre Annunziata, in collaborazione con Tms.

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